Una donna ha aggredito un’assistente sociale di Cava de’ Tirreni, colpendola con un pugno. Dietro al folle gesto, i continui reclami della donna per il diritto a vedere i propri figli. La funzionaria è stata immediatamente condotta in ospedale per gli accertamenti.
Assistente sociale aggredita a Cava de’ Tirreni (Salerno), la donna responsabile già nota per episodi simili
Attimi di paura questa mattina, intorno alle 9:40, in un ufficio comunale di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno. Un’assistente sociale è stata aggredita da una donna che reclamava il suo diritto a vedere i propri figli.
La responsabile, residente a Nocera Superiore, era già nota al personale del Comune per episodi simili compiuti in precedenza.
La funzionaria comunale, colpita al volto da un pugno della donna, è stata soccorsa e trasportata in ospedale dove i sanitari hanno provveduto a medicarla, sottoponendola anche a una Tac di controllo per escludere l’eventuale trauma cranico.
La solidarietà delle autorità comunali
L’episodio conferma quanto sia delicata e, a volte, rischiosa la professione di assistente sociale, come dimostra anche il caso di qualche mese fa dell’operatrice accoltellata a Roma dopo aver sventato un suicidio.
Il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, ha prontamente espresso la propria solidarietà nei confronti della funzionaria aggredita, augurandole una pronta guarigione. Il primo cittadino ha poi voluto denunciare l’isolamento in cui versano i piccoli comuni, abbandonati dalle istituzioni centrali.
“Questo episodio molto grave rappresenta l’ennesima testimonianza del ruolo di frontiera che svolgono i Comuni, lasciati dalle istituzioni centrali senza gli strumenti necessari per fronteggiare le difficoltà crescenti di fasce di popolazioni sempre più ampie e fatte spesso oggetto di aggressioni ed intimidazioni”.
Solidarietà che arriva anche dal segretario provinciale Enti Locali, Alfonso Rianna, e dal segretario generale Fp Cgil Salerno, Antonio Capezzuto. Quest’ultimo, tuttavia, chiede un “incontro urgente” al sindaco Servalli, per discutere le misure di sicurezza da garantire ai dipendenti del Comune.
“Quanto accaduto è inaccettabile e chiediamo subito che i lavoratori vengano messi in sicurezza. Le gravi carenze in organico determinano una difficile gestione delle tante problematiche presenti sul territorio che necessitano il lavoro degli assistenti sociali”.
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