Dopo le parole di Giorgia Meloni, ci si chiede come cambierà il superbonus nel 2024. La definizione de “la più grande truffa ai danni dello Stato” del presidente del Consiglio non è passata inosservata, soprattutto in un momento in cui si fa fatica a racimolare le risorse per la legge di Bilancio 2024 e far fronte ad altre necessità, come aumenti degli stipendi e delle pensioni. Inoltre, proprio nella giornata di oggi sono stati pubblicati i dati sulle irregolarità del maggiore dei bonus edilizi, pari a 12 miliardi di euro.
In ogni caso, i cambiamenti sul superbonus sono già in cantiere da tempo e sono previsti dalla stessa normativa relativa all’agevolazione sugli interventi edilizi. Sul superbonus di quest’anno, fino al 31 dicembre prossimo, saranno “smaltite” le proroghe che hanno fatto in modo che alcuni lavori potessero conservare il 110% (su villette, unità unifamiliari e condomini). Per i nuovi lavori partiti quest’anno (e non rientranti nelle proroghe previste), il bonus è sceso al 90%. E continuerà a scendere dal prossimo 1° gennaio (al 70%), prima di terminare la propria corsa nel 2025 (al 65%).
Superbonus, ecco come cambia l’agevolazione nel 2024
La riduzione delle percentuali di agevolazione fiscale, fanno in modo che il superbonus possa essere utilizzato ancora nel 2024 e nel 2025. Il maggiore di bonus edilizi uscirà ridimensionato rispetto ai vantaggi che offre adesso (e, in alcuni casi, come per i lavori di riduzione del rischio sismico, sarà anche meno conveniente di alcuni bonus ordinari), ma si potrà ancora accedere ai lavori agevolati, anche con qualche novità. Intanto, gli operatori hanno già preso confidenza con il nuovo sistema delineato dal decreto legge numero 11 del 2023 che ha escluso i lavori successivi al 17 febbraio scorso dalla possibilità di applicazione dello sconto in fattura o di cessione del credito d’imposta.
Anche nel 2024, quindi, non si potrà scegliere per una delle due opzioni che consentano di poter rientrare velocemente degli investimenti effettuati. Da questo punto di vista, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è l’unico che consente di effettuare lavori agevolati e di poter ottenere lo sconto nella fattura o di cedere il relativo credito, oltre alla detrazione fiscale del 75%.
Superbonus, come cambia per villette e condomini
Entro la fine del 2023 rimangono ancora numerosi lavori da agevolare con il 110% del superbonus. Sono i lavori nelle villette e nelle unità unifamiliari che hanno ottenuto la proroga di tre mesi (dal 30 settembre al 31 dicembre 2023) grazie al decreto legge “Omnibus” di tre settimane fa. Per approfittare della proroga, tuttavia, occorre che il committente e l’impresa esecutrice dei lavori siano arrivati al 30% di stato di avanzamento dei lavori entro il 30 settembre di un anno fa.
Per i condomini, invece, il decreto legge “Aiuti quater” fissata alla fine dello scorso anno il termine per la presentazione della Cilas di avvio dei lavori, a sua volta subordinato all’adozione della delibera condominiale entro il 18 novembre precedente. In alternativa, per delibere presentate tra il 19 e il 24 novembre, la Cilas doveva essere presentata entro il 25 novembre 2023.
Riduzione del bonus dal 1° gennaio 2024 e novità sul quoziente familiare
Per tutti questi lavori di superbonus (villette e condomini) rimangono tre mesi di tempo per ultimarli, prima che le spese dal 1° gennaio 2024 subiscano la riduzione al 70% rispetto al 110% di quest’anno.
I nuovi lavori decorrenti dal 1° gennaio prossimo troveranno, nel superbonus, un’agevolazione ancora più ridotta, al 70%. Inoltre, in attesa di ulteriori novità da parte del governo, dovrebbe avere ancora più importanza il requisito reddituale della famiglia che svolge i lavori. Proprio tale requisito sarebbe da rivedere in quanto, nel 2023, ha consentito a poche famiglie di poter accaparrarsi il superbonus 90% sui lavori edilizi. Con il quoziente di reddito fissato sui 15mila euro all’anno, è difficile sfruttare la detrazione fiscale su un numero di anni ridotto (quattro o cinque) senza perdere una quota consistente del bonus.