Le squadre che vincono il titolo NBA si auto definiscono campioni del mondo? Secondo Noah Lyles – nuovo iridato nei 100, 200 metri e 4×100 a Budapest – le compagini d’oltreoceano non hanno alcun diritto di etichettarsi tali. Ovviamente, dichiarazioni che hanno suscitato polemiche infinite negli Stati Uniti, con diversi campioni della Lega a stelle e strisce che hanno risposto in maniera ironica allo stesso Lyles. Eppure, c’è qualcuno che dal 2010 sostiene quanto detto pubblicamente dall’atleta americano: stiamo parlando di Gregg Popovich, coach dei San Antonio Spurs.
Squadra NBA campione del mondo? Popovich come Noah Lyles: la tesi sostenuta nel 2010
Il buon Pop è da tempo che sottolinea come la squadra vincitrice del titolo NBA non abbia alcun diritto di potersi fregare dell’etichetta di compagine campione del mondo. Queste le parole rilasciate dal coach ben tredici anni fa:
Non ha senso che una squadra NBA si definisca campione del mondo. Non ricordo di nessuno che abbia giocato fuori dai nostri confini per ottenere questa etichetta. I campioni del mondo sono la squadra spagnola in questo momento (la Spagna aveva vinto la World Cup nel 2006, ndr). Gli USA sono campioni olimpici (Pechino 2008, ndr). I Lakers sono campioni NBA (titolo nel 2010, ndr). Non ha senso che una squadra NBA si definisca campione del mondo. Non è vero? Aspetto che qualcuno mi dica che mi sono perso qualcosa.
È prassi in NBA, da ormai diverso tempo, di considerarsi meglio di tutte le altre leghe cestistiche e di conseguenza non consentono repliche sotto questo punto di vista. La realtà è che sarebbe interessante organizzare una finale speciale tra i campioni NBA e i campioni dell’Eurolega per poter dare parola al campo. Verosimilmente, il risultato sarebbe davvero evidente con gli americani sopra tutti. Ma il concetto di Lyles rimane di attualità, a ben donde.