Aumento biglietti Trenord 2023: tutte le informazioni utili. La società del trasporto ferroviario della Lombardia vede un ritocco del listino prezzi verso l’alto. A partire da venerdì 1 settembre, cittadini, pendolari e turisti dovranno far fronte ad un altro rialzo dei costi. Vediamo allora insieme quali sono le nuove tariffe in vigore e quali le linee interessate.

Aumento biglietti Trenord 2023: perchè e cosa succede

A rendere nota la notizia riguardante l’aumento dei biglietti di Trenord 2023 è stata la stessa società che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia. Il rialzo generale del ticket era stato annunciato già diversi mesi fa, con una nota ufficiale sul sito web dell’azienda. Esso non riguarda le tariffe “metro/autobus/tram+treno” (per i quali ormai serve rivolgersi all’Atm, l’azienda dei trasporti di Milano).

L’aumento del costo tocca i ticket integrativi come “Io viaggio in Lombardia”, “Io viaggio in provincia” e “Trenoincittà”. Ad essere coinvolti sborsare più soldi saranno, da venerdì 1 settembre 2023 in poi, migliaia e migliaia di persone. Il listino prezzi aumenta del 4%.

Ma come mai questa ennesima salita dei prezzi? A spiegarlo era stato direttamente l’assessore della Regione Lombardia ai Trasporti Franco Lucente. Il politico, che si trova sotto la giunta di Attilio Fontana, aveva riferito che si trattava di un “atto dovuto”.

L’assessore Lucente aveva riferito dunque che l’adeguamento annuale sarebbe avvenuto in ogni caso. E questo perché

nel caso in cui non venisse fatta la compensazione alle aziende di trasporto per i mancati incassi dovrebbe arrivare dall’ente titolare del contratto.

Nuove tariffe di Trenord e linee coinvolte

Ma quali sono allora le nuove tariffe? Come anticipavamo prima l’aumento del costo del biglietto è del 4%. Ad essere coinvolti non sono coloro che usufruiscono del servizio integrativo con i mezzi pubblici a Milano, ma coloro che viaggiano con “Io viaggio in Lombardia”, “Io viaggio in provincia” e “Trenoincittà”.

Dunque, vi facciamo qualche esempio pratico. Il treno che porta da Pavia o da Lodi a Milano prima costava 4,20 €. Dal 1 settembre 2023 in poi sale a 4,40. Di conseguenza aumentano anche gli abbonamenti. Il settimanale sarà di 22 €, il mensile di 77 e l’annuale di 739.

In sù anche il costo del ticket per chi viaggia da Monza verso Milano e viceversa. Il biglietto sarà di 2,40 €. Il settimanale di 12,50 e l’annuale di 426. Aumenti anche per chi si sposta da e per Milano da città come Como, Bergamo e Sondrio. Nel primo caso, la corsa singola da venerdì 1 settembre 2023 è di 5,20 €. Nel secondo sale a 6. Nel terzo  8.

Brutte notizia anche per chi si sposta da Cremona verso il capoluogo meneghino: il ticket per una corsa sarà di 7,40 €. Da Mantova 8,50. Da Lecco 5,20. Anche in questi casi ad aumentare non è solo il singolo biglietto ma anche i vari abbonamenti settimanali, mensili e annuali.

Le polemiche

Naturalmente questa notizia riguardante l’aumento dei biglietti Trenord aveva scatenato, sin dall’inizio, molte critiche e molte polemiche. A muoverle non erano stati solo i semplici cittadini, ma anche esponenti di partiti politici a Milano e nel resto della Lombardia. Ad esempio il consigliere regionale Simone Negri del Pd aveva sostenuto che questo rialzo non fa altro che scoraggiare chi deve decidere tra prendere il treno e una macchina.

Ma il problema non è solo il costo. Il problema è anche che il servizio purtroppo arranca. Ogni giorno infatti sentiamo parlare di treni in ritardo, di convogli senza aria condizionata, di persone che non pagano il biglietto o di controlli spesso assenti.

Anche il M5s aveva fatto sentire la sua voce a questo proposito. Il capogruppo pentastellato nel consiglio regionale della Lombardia Nicola di Marco aveva attaccato in particolar modo la destra al governo. Ecco le sue dichiarazioni:

La destra al governo costa caro ai cittadini, che per muoversi in Lombardia, a partire da settembre saranno costretti a pagare un prezzo sempre più salato. Il tutto a fronte di un servizio che continua a mostrare intollerabili carenze, sia in termini di puntualità che di affidabilità.