Giorgia Meloni fa il punto su alcuni dei temi del momento, tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche e i rapporti del Paese con le grandi potenze estere. La presidente del Consiglio si è confidata in un’intervista al Sole 24 Ore. Per quanto riguarda il primo punto, spiega, “sul piano politico mi sono assunta la responsabilità della decisione”.
Tassare quel margine è una cosa di buon senso. Non c’entra con certi commenti che ho letto, “volete tassare la ricchezza guadagnata”. No. Io non tasserò mai il legittimo profitto imprenditoriale e agirò sempre per aiutare a creare ricchezza. Però non intendo difendere le rendite di posizione.
La premier continua dunque a difendere il provvedimento del governo sulle banche, dopo che nelle scorse settimane aveva parlato di un’iniziativa assunta da lei in persona.
Dalle banche alla Via della Seta, Meloni: “Con la Cina grandi e reciproche convenienze”
Capitolo accordo sulla Via della Seta, che non verrà rinnovato. Non si tratta, tuttavia, di un rischio per i solidi rapporti tra Italia e Cina.
Non prevedo che il nostro rapporto con la Cina diventi complicato. Tra Roma e Pechino le relazioni sono antiche e ci sono grandi e reciproche convenienze, non solo in ambito commerciale. Penso ad esempio che la Cina possa essere un ottimo partner per il lusso italiano.
Buoni rapporti che con gli Stati Uniti, “tra i nostri principali alleati”.
Le relazioni sono facilitate se si racconta un’Italia affidabile, capace anche di dire ‘no’ se necessario, ma leale.
Una chiosa anche sulla questione delle elezioni europee, in programma la prossima primavera. Come arriverà il centrodestra a questo importante appuntamento? Meloni si dice “ottimista“.
Nel centrodestra siamo sempre stati capaci di fare sintesi su tutto. Capiamo la responsabilità di un governo che può durare a lungo. Nessuno metterà a repentaglio tutto questo per un punto percentuale alle Europee. Sono convinta che lavorando bene tutti i partiti della maggioranza potranno crescere e io farò quello che posso perché si vada in questa direzione.
Battuta finale sui buoni rapporti con i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Con il primo, in particolare, Meloni “lavora benissimo” perché “è molto capace e molto serio”.
Così come lavoro bene con Matteo Salvini. Gli alleati troveranno in me una persona sempre disposta ad ascoltare le loro richieste. Il centrodestra è bello perché è composito.