Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte della turista di origine moldava trovata seminuda in spiaggia a Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo, lo scorso lunedì mattina. Si tratterebbe di due uomini di 40 e 45 anni che la donna avrebbe conosciuto di recente e con i quali, secondo fonti locali, avrebbe trascorso la nottata in cui ha perso la vita. Ascoltati a lungo, davanti agli inquirenti i due hanno fornito versioni dei fatti contraddittorie. Per ora non si esclude nessuna pista.

Trovata morta seminuda in spiaggia a Porto Sant’Elpidio (Fermo): ci sono due indagati

Il corpo della 33enne era stato trovato senza vita alle prime ore del mattino di lunedì 28 agosto, riverso sul bagnasciuga. A dare l’allarme, vedendolo, era stato un passante. Fin da subito gli agenti intervenuti non avevano escluso nessuna pista. A qualche giorno dai fatti sembra però che si sia arrivati ad una svolta: gli inquirenti avrebbero infatti interrogato a lungo due uomini, un 45enne di Porto Sant’Elpidio e un 40enne straniero, sospettati di essere coinvolti nel delitto.

Secondo alcuni, avrebbero trascorso insieme alla turista di origine moldava – arrivata in Italia da qualche giorno per le vacanze – la notte in cui lei sarebbe morta. L’avevano conosciuta poco prima, ospitandola nell’appartamento che a quanto pare loro stessi condividevano, nella zona sud della cittadina in provincia di Fermo, nota come “ferro di cavallo”.

Davanti ai poliziotti della Squadra Mobile avrebbero raccontato versioni dei fatti contraddittorie. La speranza è che nelle prossime ore almeno uno dei due possa fare chiarezza sull’accaduto. Ciò che si cerca di capire è se la donna sia stata drogata e stordita (o abbia assunto volontariamente delle sostanze stupefacenti), prima della morte. Una delle ipotesi è che non fosse in sé quando, per qualche motivo, avrebbe deciso di entrare in acqua, accusando un malore e annegando.

L’altra ipotesi è che i due possano aver tentato un approccio sessuale, proprio in acqua e che lì, a causa di un rifiuto da parte di lei, l’abbiano poi colpita a morte. Al momento del ritrovamento la turista era seminuda: indossava solo il regisseno e una maglietta. Dall’autopsia non sarebbero emersi segni evidenti di violenza. La sua salma si trova ora presso l’obitorio di Fermo, dove è a disposizione dell’autorità giudiziaria per eventuali altri accertamenti.

Trovato morto in spiaggia un bambino di 6 anni: era sfuggito alla vista dei genitori, annegando

Qualche giorno fa su una spiaggia di Sottomarina, a Chioggia (Venezia), un bimbo di 6 anni originario del Ghana – in Italia con la famiglia per partecipare a un matrimonio – era stato trovato senza vita sul bagnasciuga dopo essere sfuggito alla vista dei genitori ed essere annegato. Stava giocando quando, approfittando di un momento di distrazione dei parenti, si sarebbe allontanato, facendo perdere le sue tracce.

Disperati loro avrebbero iniziato a cercarlo, fin quando un bagnante, imbattendosi nel suo corpicino, non avrebbe dato l’allarme. All’arrivo dei soccorsi per lui non c’era stato nulla da fare.

Una tragedia immane che macchia, purtroppo, un’estate splendida. Giungano a nome della città di Chioggia e da parte mia le più sentite condoglianze alla famiglia. Ci stringiamo attorno a loro in questo momento difficile da accettare. Credo che in questo momento ci sia solo il silenzio come atto di amore verso questa piccola creatura,

aveva dichiarato il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, che nella stessa occasione ci aveva tenuto a ringraziare i bagnini per il lavoro eccelso con cui quest’anno avrebbero già salvato molte vite.

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