1,2 milioni di euro: questa la cifra che tre persone sono riuscite ad estorcere da alcune anziane, facoltose, sole e malate, che negli ultimi mesi sono state raggirate a Varese con l’intenzione di mettere la mani sui loro averi. I tre coinvolti nella spietata truffa sono stati identificati e arrestati dai militare della Guardia di Finanza.
Le anziani signore, oltre ad essere terribilmente manipolate, insultate e derubate, venivano costantemente minacciate dai tre truffatori affinché non collaborassero con i finanziari dopo l’avvio dell’indagine.
La Polizia è riuscita ad intervenire, grazie ad intercettazioni ed indagini, prima che i tre indagati incassassero almeno in parte l’ingente cifra rubata alle anziane vittime, scelte ad hoc per le loro facoltà economiche e per la loro salute precaria.
Varese, anziane raggirate: gli indagati le “tenevano in vita” per poter continuare a rubare la loro pensione
La ferocia con cui i tre indagati hanno portato avanti il loro raggiro emerge anche dalle intercettazioni operate dalla Polizia. Da quanto emerge dalle telefonate dei tre, pare che le anziane venissero selezionate a tavolino in base alle loro patologie e deficit fisici.
I truffatori erano pronti a tutto pur di continuare a sottrarre denaro alle loro vittime: da una telefonata intercettata si comprende come gli arrestati erano arrivati al punto di “tenere in vita” una delle anziane signore che stavano raggirando, con il fine di continuare ad ottenere la sua pensione. Così, le iniettavano indebitamente potenti broncodilatatori e simili, in modo da non perdere una fonte di denaro importante per i loro affari.
Ora, la festa è finita per i tre spietati truffatori: il Gip di Busto Arsizio (Varese) ha emesso delle ordinanze di custodia cautelare, mentre i finanzieri hanno provveduto a sequestrare parte dei fondi sottratti alle vittime, oltre ad aver congelato una polizza assicurativa che i tre stavano per ritirare.