“Caivano diserta la marcia”. Il titolo sulla prima pagina de “Il Mattino” di domani, 30 agosto, è allo stesso tempo disarmante e triste. Perché presenta uno scenario in cui le parole sono diventate evidentemente troppe, mentre le azioni concrete restano poche. Nel frattempo, è confermata a giovedì la visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Arriverà dopo tanti altri politici prima di lei. Di destra e di sinistra, ex presidente della Camera Roberto Fico compreso. Erano tanti i politici presenti appunto a quella marcia organizzata oggi per le vie di Caivano dai comitati civici, in risposta alla violenza sessuale nei confronti di due cugine di 10 e 12 anni da parte di alcuni adolescenti. Assenti al corteo molti cittadini. Il silenzio.
La marcia a Caivano è disertata dai cittadini. Giovedì l’arrivo della premier Meloni
La vostra presenza mi conforta – le parole del parroco Don Maurizio Patriciello – e mi conferma che bisogna chiamare a raccolta i buoni. In questo quartiere non ho mai chiesto di venire e non ho mai chiesto di andare via, perché mi sentirei un traditore.
Ci si è messa anche la pioggia, certo. Ma non può essere questo il grande deterrente in quella manifestazione che diversi osservatori continuano a descrivere con amarezza. Poco più di mezz’ora nel cuore dell’oramai famigerato Parco Verde. Là dove è arrivato anche il camper della Polizia che promuove la campagna contro la violenza di genere.
Si protesta contro la violenza e lo spaccio, mentre il parroco ha bisogno della scorta
La battaglia, a Caivano, è contro la violenza e contro lo spaccio. Al fianco di Don Maurizio, che gira scortato dopo le minacce della camorra.
Lo Stato – ha detto – non è solo la divisa delle forze dell’ordine. Stato significa anche servizi sociali, trasporti, strutture.
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