È un successo fondamentale quello ottenuto dall’Italia ai mondiali di basket contro le Filippine e Niccolò Melli ha certamente contribuito al successo grazie ai suoi 10 punti e 7 assist. È proprio il centro dell’Olimpia Milano a volerci mettere la faccia al termine della gara odierna sottolineando lo spirito di gruppo che sembrava essersi smarrito, almeno stando ai detrattori, e che soprattutto si è finalmente rivisto sul piano del gioco.

Parlando della vittoria contro le Filippine, Melli ha analizzato gli aspetti che hanno maggiormente funzionato con uno sguardo anche alle difficoltà emerse nell’ultima sconfitta contro la Repubblica Dominicana:

Oggi abbiamo giocato bene, di squadra, siamo andati anche sopra di venti. Loro hanno fatto un piccolo break sul finale, provando a recuperare, ma siamo stati abbastanza bravi a gestirlo. Abbiamo conquistato la qualificazione, adesso ci giochiamo le nostre chance con gli altri due avversari. Siamo entrati determinati, tesi al punto giusto e soprattutto con l’idea di stare tutti insieme, mentre con la Repubblica Domenicana ci siamo un po’ disuniti. Oggi nonostante tanti errori ne siamo usciti molto bene, segnando anche di più da tre.

Mondiali di basket, Melli contro le critiche: “Il gruppo c’è”

Nella seconda parte della sua intervista, c’è la rabbia per le critiche ricevute nell’ultimo periodo con tante malelingue pronte a giudicare male gli azzurri dopo la sconfitta contro la Repubblica Dominicana. È lo stesso Melli a chiedere equilibrio nelle analisi perché al di là delle prestazioni c’è un gruppo che prova a fare del suo meglio per arrivare fino in fondo alla competizione, come dimostrato nella sfida contro le Filippine.

Ecco la sua analisi:

Prima eravamo dei disastrati, poi siamo diventati dei fenomeni, poi facendo fatica con l’Angola non sapevamo più giocare a basket, poi dopo la Repubblica Domenicana ancora un disastro. Bisogna avere un po’ di equilibrio, abbiamo sempre cercato di fare il nostro gioco, non abbiamo tirato bene, ci siamo un po’ disuniti. Il gruppo c’è, dobbiamo continuare su questa strada.