L’Algeria propone un periodo di transizione civile di 6 mesi per il Niger. La proposta è volta ad evitare un intervento militare nello stato africano e nel prossimo vertice dell’Unione Africana un’iniziativa con meccanismi per porre fine ai colpi di Stato.
Niger: la proposta dell’Algeria
Il colpo di Stato in Niger continua a far parlare. Oltre agli Stati centrafricani anche i Paesi a Nord del Continente Nero sono preoccupati per le sorti politiche del Niger e della fascia del Sahel ed è sulla scorta di queste preoccupazioni che l’Algeria si è fatta avanti con una proposta. Il Paese nordafricano suggerisce un periodo di transizione civile di sei mesi per scongiurare un intervento militare. Ad annunciare questa idea è stato il capo della diplomazia algerina Attaf.
Cosa propone l’Algeria
L’iniziativa algerina prevede un periodo di transizione che si basi sull’osservanza del principio di illegalità delle modifiche incostituzionali così che tutti gli Stati possano raggiungere una soluzione pacifica. Secondo Attaf infatti l’Algeria si considera preservatrice morale nonché politica di questo principio del potere in Africa. Il capo della diplomazia aggiunge infine che presenterà al prossimo vertice dell’Unione africana un’iniziativa con meccanismi che possano evitare ulteriori colpi di Stato ed instabilità. Inoltre ha aggiunto:
“Il Presidente della Repubblica dell’Algeria ha deciso di annunciare questa iniziativa e di presentarla alla comunità internazionale per ragioni di trasparenza e per ottenere il loro sostegno”
Il rifiuto dell’intervento armato
L’Algeria non ha mai visto di buon occhio un possibile intervento armato in Niger ritenendo le sue conseguenze incalcolabili non solo sullo Stato singolo quanto su tutto il Sahel. Finora i golpisti hanno ignorato quella che per loro è la minaccia di un’operazione militare in Niger e hanno promesso una risposta forte.
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