Dopo le parole di addio di Giorgia Meloni al superbonus, dette a margine del Consiglio dei ministri di ieri 28 agosto, chi vorrà fare dei lavori sui propri immobili dovrà valutare anche i bonus edilizi alternativi. Tra tutti, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che consente svariati lavori sia nelle parti comuni dei condomini che all’interno delle abitazioni (anche il cambio delle finestre e degli infissi), è quello che sta andando per la maggiore in questo periodo, anche per l’alta agevolazione del 75%.
Inoltre, il bonus anti barriere rappresenta l’unica agevolazione che consente di sfruttare ancora i vantaggi della cessione dei crediti o dello sconto in fattura. Ma, accanto a questo, esiste il bonus ristrutturazioni, l’ecobonus, il sismabonus e, tra i minori, il bonus mobili e quello per i giardini.
Superbonus addio, ecco quali sono le alternative
Superbonus, ecobonus, bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, bonus ristrutturazioni e tanti altri: per chi deve fare lavori edilizi sul proprio immobile la scelta non manca, soprattutto dopo le parole di Giorgia Meloni di ieri sul superbonus, (“La più grande truffa ai danni dello Stato”) che preannuncerebbero l’addio definitivo. È necessario guardarsi intorno e scegliere la soluzione più conveniente. Tra queste si segnala il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’agevolazione che consente di ottenere degli sconti sui lavori nelle parti comuni degli edifici ma anche all’intero delle singole unità abitative dei condomini.
Per l’elenco dei lavori agevolati è necessario seguire quanto prevede il decreto ministeriale 236 del 1989. Le imprese fornitrici e di costruzioni stanno adeguando i propri listini: all’interno vi sono lavori anche di rifacimento del bagno, di cambio di finestre, infissi o pavimentazione. Tutti interventi che sono ammissibili per questo tipo di bonus e che prevedono anche lo sconto in fattura o la cessione dei crediti d’imposta.
Superbonus alternative del bonus ristrutturazioni ed ecobonus
Da non sottovalutare il bonus per le ristrutturazioni che consente di ottenere la detrazione fiscale del 50 per cento sui costi sostenuti per i lavori di manutenzione straordinaria od ordinaria. Il bonus casa ha una proroga fino al 31 dicembre del prossimo anno e prevede un limite massimo di spese agevolabili fino a 96.000 euro. Come l’agevolazione per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con il bonus casa si possono sostituire infissi, persiane e serramenti.
I lavori di efficientamento energetico possono essere agevolati con l’ecobonus, il beneficio che consente di ottenere la detrazione fiscale del 50% o del 65% a seconda del tipo di interventi che si vanno a effettuare. Con questo bonus si possono coibentare o sostituire anche le finestre, i pavimenti e gli infissi. Lavori più complessi consentono di installare anche gli impianti del fotovoltaico oppure cambiare il sistema di climatizzazione. L’agevolazione avrà queste percentuali ancora per poco più di un anno (fine dicembre 2024), dopodiché scenderà al 36%.
Sisma bonus, qual è l’agevolazione?
Tra i bonus utilizzabili, vi sono anche quelli che consentono di agevolare i lavori relativi al rischio sismico con i sismabonus. Le aliquote vanno dal 50% all’85% in base alla tipologia di interventi e, soprattutto, alle classi di rischio che si guadagnano. L’agevolazione può essere richiesta fino a tutto il 2024. Un’attenzione particolare deve essere posta in rapporto al superbonus.
Ancora fino al 31 dicembre 2023 si può utilizzare il maggiore dei bonus al 90% di beneficio fiscale, prima che, dal 1° gennaio la percentuale scenda ulteriormente al 70% divenendo meno vantaggiosa del bonus sisma ordinario. La legislazione indica l’obbligo di scegliere sempre il superbonus anche se meno vantaggioso del bonus ordinario.