Come giocherà la Roma con Lukaku? E’ arrivato finalmente dopo tanto parlare il momento di mettere le cose al proprio posto e iniziare a buttarci a capofitto nelle questioni di campo.
Dopo la telenovela conclusasi malamente con la Juventus che ha scelto di puntare sul suo giovane attaccante acquistato nemmeno un anno e mezzo fa alla modica cifra di 70 milioni, Romelu Lukakau, che sembrava essere destinato alla Saudi Ligue pur di accettare una destinazione qualunque, ha fatto le valige ed è partito alla volta della Capitale con un aereo guidata direttamente dal presidente Dan Friedkin.
Missione compiuta dunque per la proprietà giallorossa che in queste ultimissime ore ha definitivamente chiuso la trattativa in terra londinese con 7 milioni di euro a titolo di prestito elargiti al Chelsea e con un ingaggio di 7,5 milioni circa all’anno al giocatore belga.
Dopo l’arrivo anche di Azmoun, ora la palla passa in mano al tecnico Josè Mourinho che lo avrà a disposizione e lo dovrà gestire tatticamente. La domanda che ci sovviene spontanea è questa: “Ma la Roma con Lukaku come giocherà?”
Come giocherà la Roma con Lukaku?
Come giocherà la Roma con Lukaku? Prima di cercare di dare una risposta a questo quesito ebbene precisare che l’acquisto del belga rappresenta a livello di immagine “un colpo micidiale” e poi credo sia giusto nel contempo affermare che con il suo arrivo la Roma ha voluto colmare un grosso vuoto nel reparto offensivo.
Mi spiego meglio. La squadra giallorossa aveva decisamente bisogno di piazzare in attacco un giocatore di cotanto peso specifico lì al centro dell’area di rigore, perchè era da molti anni che faceva fatica a riempirla con un centravanti vero.
Dopo Gabriel Omar Batistuta la squadra capitolina non ha avuto più un attaccante di razza, è dai tempi di Totti falso nueve che non si vedono più attaccanti puri dalle parti di Trigoria!
Non potremmo mai sostituirci al tecnico Josè Mourinho, ma in linea di massima per capire che Lukaku rappresenterà il punto di riferimento dell’attacco della Roma non ci vorrà la laurea, anzi.
Da qui però a quando sarà apposto fisicamente (rimettere in piedi e in piena forma fisica l’attaccante di Anversa richiede un pò di tempo per via del fisico possente che ha) la Roma continuerà a giocare come ha fatto finora impiegando un tandem in attacco. A sostituire momentaneamente il nuovo centravanti ci saranno Belotti e Azmoun.
Quando sarà pronto (può darsi subito, ma la cosa è dubbia) la Roma potrà giocare come minimo in tre modi. Adottando il 3-5-2, il 3-4-2-1 oppure il 3-4-1-2.
Lukaku nel 3-5-2
Lukaku nel 3-5-2 è perfetto! Nell’Inter di Conte veniva untualmente inserito come punta al fianco di Lautaro.
L’argentino era libero di andare a gol puntualmente ogni volta che lukaku veniva in contro a farsi dare palla o per lanciare il compagno a campo aperto verso la porta avversaria per un uno contro uno con il portiere o per giocare di sponda e lasciare concludere immediamente il compagno.
Alla Roma potrebbe riproporsi lo stesso tandem, con l’argentino Dybala capace di fare quello che faceva Lautaro ma decisamente meglio se nel suo stato di forma massimo.
Lukaku nel 3-4-2-1
Romelu Lukaku nel 3-4-2-1 sarebbe una punta unica eccezionale. Fa reparto da solo, lavora tutti i palloni sporchi per chi gli arriva a sostegno da dietro, in questo caso i due trequartisti Dybala e Pellegrini.
Il centravanti belga può essere lanciato in profondità perché se c’è da far rifiatare la squadra lui sa come allungarla mantenendo il pallone tra i piedi. La forza fisica che possiede inoltre gli permette di fare a sportellate coi difensori e dinon perdere quasi mai il duello.
Lukaku nel 3-4-1-2
E’ una sentenza! Sa segnare in tutti i modi, specialmente se al suo fianco ha un attaccante che gli gira attorno di continuo. Su cross fa gol di testa, dopo uno scambio dal limite lascia partire il bolide che trfigge il portiere.
Se è presente costantamente in area di rigore e non deve lavorare per la squdra prima o poi il gol lo realizza e quando lo fa spesso è quello che regala la vittoria alla squadra.