Prima le frasi sulla strage di Bologna in cui negava la matrice fascista dell’attentato, poi le polemiche sulle canzoni scritte in passato e sui post su Instagram di contenuto antisemita. Infine le dimissioni. Marcello De Angelis non è più il responsabile della Comunicazione istituzionale della Regione Lazio. L’ex cantante della band 270 bis ha prima annunciato personalmente il suo proposito al governatore del Lazio, Francesco Rocca, poi ha presentato allo stesso una missiva contenente appunto le dimissioni con effetto immediato.

Marcello De Angelis si è dimesso da responsabile della Comunicazione della Regione Lazio

Ne prendo atto – le parole di Rocca Ringrazio De Angelis per il prezioso lavoro svolto finora e per il senso di responsabilità dimostrato. Così come ha la mia gratitudine per aver messo al riparo l’Istituzione che presiedo dalle inaccettabili strumentalizzazioni di queste settimane, pagando il prezzo per una canzone scritta 45 anni fa e rispetto alla quale ha manifestato pubblicamente tutto il suo imbarazzo e orrore. Testo, peraltro, già noto quando in passato aveva ricoperto ruoli come quello di parlamentare e direttore di testate. Posso testimoniare in prima persona l’evoluzione della personalità di De Angelis. Un percorso di maturazione, di autoconsapevolezza e di trasformazione interiore. Sicuramente tutto questo non può cancellare il suo passato, ma ha forgiato e continuerà a formare il suo presente e il suo futuro.

L’oramai ex responsabile della Comunicazione della Regione Lazio ha invece detto di essere stato vittima della macchina del fango e di lasciare per coscienza. In un post, ha dunque scritto:

Ho pagato tragicamente per metà della mia esistenza colpe che non avevo, ma non posso affrancarmi dall’unica cosa di cui mi sento vergognosamente responsabile: aver composto in passato un testo di una canzone che considero un messaggio di odio insensato nei confronti di esseri umani senza colpa, molti dei quali sono oggi miei amici e amiche, colleghi, vicini di casa, persone che apprezzo, ammiro, a cui voglio bene e persino miei familiari. Non so se potrò mai perdonarmi per questa cosa e non mi aspetto che lo facciano altri.

Critiche da Partito democratico e Alleanza Verdi Sinistra: “Dimissioni tardive, eccessivi i ringraziamenti”

Secondo il segretario nazionale di Sinistra italiana e deputato per Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni, le dimissioni sarebbero tuttavia tardive:

Arrivano con troppe settimane di ritardo. E c’è davvero poco spazio per i ringraziamenti come fa Rocca. Siamo di fronte a una nomina che non doveva essere fatta, per rispetto delle Istituzioni e della decenza.

E se Sandro Ruotolo del Pd dice che “abbiamo fatto bene a mobilitarci per spingere questa decisione”, il senatore Filippo Sensi dello stesso partito twitta:

Era chiaro l’esito dal primo istante, insostenibile la sua posizione e quella del suo presidente, della sua comunità che lo ha protetto in nome di una idea clanica, irresponsabile della cosa pubblica. Penoso.

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