Dopo le numerose indiscrezioni sul funerale di Yevgeny Prigozhin la cerimonia si è svolta oggi, martedì 29 agosto, in Russia, al cimitero di Porokhovskoe a San Pietroburgo. Ne ha dato notizia il servizio stampa della Concord, la società del capo della Wagner.

Il rito si è tenuto in forma privata, ma la fonte ha aggiunto che chiunque desideri rendere omaggio all’ex capo dei mercenari può fargli visita al cimitero. Sul funerale non era trapelata alcuna informazione precisa, ma stamane erano nati i primi sentori dopo alcuni movimenti sospetti nella capitale imperiale russa.

A San Pietroburgo, infatti, si erano visti numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine russe a guardia del cimitero. Da lì si erano rincorse le voci sul fatto che il funerale potesse celebrarsi proprio oggi. La sicurezza, poi, non era riuscita a impedire che alcune persone venissero fotografate mentre tentavano di entrare nel cimitero con dei fiori.

Alla cerimonia non era presente, come preventivato, Vladimir Putin. La sua assenza, del resto, era stata anticipata dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

La presenza del presidente non è prevista.

In Russia il funerale di Prigozhin, le voci degli ultimi giorni a San Pietroburgo

Peskov aveva poi aggiunto che il Cremlino non disponesse di informazioni specifiche sul funerale. Il portavoce ha concluso sottolineando che “la decisione su questa questione viene presa da parenti e amici” e che “non possiamo dire nulla senza di loro”.

Il sito di notizie Fontanka di San Pietroburgo e altri media avevano ipotizzato che il capo mercenario di Wagner venisse sepolto proprio oggi. Si era parlato del cimitero Serafimovskoye della città, luogo che ospita salme militari di alto profilo. Nel cimitero riposano anche i genitori di Putin.

La scorsa domenica 27 agosto, il comitato investigativo russo aveva confermato la morte di Prigozhin tra le persone uccise nell’incidente aereo di mercoledì 23 agosto. Dopo gli esami forensi di rito, il comitato aveva spiegato di aver identificato tutti e dieci i corpi recuperati sul sito dell’incidente.