Questa settimana Giorgia Meloni manterrà la sua promessa e si recherà da don Maurizio Patriciello a Caivano, luogo teatro dello stupro delle due cuginette. Lo ha svelato lo stesso parroco del comune campano, parlando con i giornalisti nelle ore precedenti al corteo, in programma oggi, martedì 29 agosto, alle 18.
La premier si recherà al Parco Verde di Caivano il prossimo giovedì 31 agosto. Il parroco, nell’annunciare la notizia ai cronisti, si è detto “tanto speranzoso”.
Vediamo cosa accadrà dopo la visita. Penso che Giorgia Meloni verrà qua con delle proposte concrete. In questo quartiere le povertà sono tante: alla porta della parrocchia c’è anche chi bussa perché non ha la possibilità di acquistare un litro di latte per i propri figli.
Oggi don Patriciello guiderà la manifestazione indetta dai comitati cittadini per mostrare sostegno e solidarietà alle vittime dello stupro. Per l’occasione, Caivano sarà presidiata da numerose pattuglie delle forze dell’ordine. Il sacerdote ha sottolineato come ormai a Caivano non ci sia più tempo da perdere.
Lo Stato qui ci deve essere, con le strutture ed i servizi, mai realizzati in un quartiere che a mio giudizio non doveva mai nascere.
Meloni a Caivano, la premier nei giorni scorsi: “Offriremo sicurezza alla popolazione”
La presidente del Consiglio, dunque, non ha perso tempo. Dopo aver accettato l’invito del parroco di paese nei giorni scorsi, Meloni aveva spiegato come un vero e proprio “obiettivo del governo” fosse quello di “bonificare l’area“.
Per la criminalità non esistono zone franche. Intendo accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione.
Di diverso avviso, almeno sul primo punto, è il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha definito Caivano “l’inferno in terra“.
Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, nonostante l’impegno di forze dell’ordine estremamente limitate. Serve uno stato d’assedio come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra.