Loredana Bertè è stata stuprata quando aveva appena 17 anni. Una drammatica esperienza che la cantante ha voluto condividere dal palco di Palmi, Reggio Calabria, dove si è esibita in concerto lo scorso 27 agosto. Lanciando a gran voce un messaggio per dire basta a femminicidi e violenza.
Loredana Bertè vittima di violenza sessuale: “Ho smesso di tacere”
Riferendosi ai recenti fatti di cronaca- come lo stupro di gruppo avvenuto a Palermo ai danni di una 19enne- l’artista calabrese ha espresso la sua vicinanza a tutte le donne vittime di violenza sessuale.
Interrompendo lo show, ha infatti raccontato:
lo stessa sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentato, massacrata di botte e lasciata su una strada del c***o a Torino. Ogni sei ore un femminicidio, per non parlare degli abusi. Per questo ho smesso di tacere.
Tra gli applausi e le grida del pubblico, la cantante ha poi chiuso il suo discorso con lo slogan
Io non sono carne!
Ossia l’hashtag lanciato sui social per la campagna di sensibilizzazione contro gli abusi sulle donne, a cui hanno aderito molti volti noti dello spettacolo, del cinema e della tv.
La testimonianza
Loredana Bertè aveva già rivelato di essere stata violentata in occasione di un’intervista rilasciata a Verissimo nel 2022. Un racconto a cuore aperto della cantante a Silvia Toffanin.
Facevo serate con le collettine e andavamo in giro per l’Italia, io ero l’unica ragazza vergine del gruppo. Una sera sono uscita con un ragazzo che da un mese mi regalava le rose. Lui mi ha portato in un appartamento. Quando ho sentito che chiudeva la porta con il lucchetto ho avuto terrore, mi ha riempita di botte e mi ha violentata.
Il senso di colpa, aveva sottolineato l’artista, l’aveva poi perseguitata per molto tempo.
Questa cosa non l’ho potuta dire a nessuno e non ho denunciato. Mi sono sentita in colpa perché io c’ero andata. Ho detto di no, però ero lì, in quell’appartamento terrificante. Per anni non mi sono fatta avvicinare dagli uomini, ero traumatizzata.