Il Generale Roberto Vannacci, dopo la pubblicazione del suo libro “Il mondo al contrario”, ha ricevuto diversi attestati di stima da parte del mondo politico. Se il diretto interessato nicchia su un suo possibile ingresso in politica, il vicesegretario della Lega Andrea Crippa è stato più esplicito: “Se Vannacci vuole candidarsi, le porte della Lega sono spalancate“. Possibile una candidatura in vista delle prossime Europee?

Cosa sappiamo della candidatura per le Europee del Generale Vannacci e la proposta della Lega

A margine della festa di Affari italiani in corso a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, il vicesegretario della Lega Crippa ha affermato che se il Generale Vannacci volesse candidarsi, la Lega è pronta ad averlo fra le proprie fila. Secondo Crippa, Vannacci

ha espresso il suo pensiero e va ascoltato. Da quello che è uscito sui media, l’80% di ciò che ha scritto lo condivido.

La possibilità di una candidatura leghista di Vannacci è sicuramente il messaggio politico più importante della dichiarazione di Crippa, un’attestazione di interesse che il diretto interessato ha apprezzato. Vannacci ha affermato:

Chiunque mi offra un ruolo nel ramo della politica, dell’imprenditoria o dell’industria o in qualsiasi altro settore è perché crede in me e nelle mie qualità e io lo ringrazio. Poi dico anche che faccio il soldato e che per ora voglio continuare a fare il soldato. Sarò io a decidere sul mio futuro quando lo riterrò opportuno. Altra cosa importante: sono un uomo di parola e quando deciderò di cambiare mestiere sarò il primo ad annunciarlo.

Il Generale, nei giorni scorsi, aveva rifiutato la proposta di Forza Nuova per una candidatura per le suppletive a Monza, ma allo stesso tempo aveva dimostrato una certa “vicinanza” ad alcuni movimenti o associazioni nate per sostenere il suo pensiero. Lo stesso Vannacci ha detto nei giorni scorsi:

Non mi faccio spingere da nessuno, se deciderò diversamente sarò il primo a dirlo. Sento da giorni illazioni su una mia discesa in campo politico. Ma io sono un soldato e resto tale.

Il Generale sembra giocare su più tavoli, da un lato cercando di non incorrere in sanzioni disciplinari da parte dell’Esercito, dall’altra ascoltando con interesse le voci che lo vogliono candidato per la Lega, Fratelli d’Italia, il movimento “Il mondo al contrario” (fondato da un ex collega di Vannacci, Fabio Filomeni) o per il movimento di estrema destra che Gianni Alemanno sta cercando di creare.

Le parole di Alemanno e Crippa a Ceglie Messanica

Sia Crippa che Alemanno hanno colto l’occasione della kermesse di Affari Italiani per criticare l’operato e le parole del ministro Guido Crosetto sulla pubblicazione di Vannacci. Il vicesegretario leghista ha detto riguardo l’azione disciplinare promossa da Crosetto:

Non era opportuno dal punto di vista istituzionale, l’ha fatto più da ministro della Difesa che da politico.

Alemanno, invece, coglie l’occasione di criticare non solo Crosetto ma anche la premier Meloni:

Questo un ministro non lo deve fare. Un ministro deve stare zitto o deve difendere un suo militare, mai attaccare. È stata una scivolata clamorosa e la Meloni tace. Non dice una parola e già questo silenzio è eloquente, come è eloquente che in Fratelli d’Italia non hanno attaccato Crosetto ma non hanno difeso Vannacci. Crosetto ha fatto una scivolata, o ha avuto pressioni da altre realtà.

Sia Lega che Alemanno hanno lodato lo stato di servizio di Vannacci e le sue critiche contro la Nato per la vicenda dell’uranio impoverito e i soldati italiani mandati a trattare le scorie. Un modo per smarcarsi dalle decisioni politiche di Meloni? Tra poco i partiti della maggioranza dovranno decidere chi candidare alle Europee del 2024 e Vannacci rappresenterebbe un motivo di attrito fra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

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