Bonus 150 euro carburanti, è in arrivo una nuova indennità contro il caro prezzo di benzina e diesel a favore dei redditi più bassi. Potrebbe essere questa la misura che in autunno il governo guidato da Giorgia Meloni potrebbe adottare replicando la stessa agevolazione entrata in vigore un anno fa ad opera del governo di Mario Draghi (decreto “Aiuti ter” del 2022).

Intanto, lo stesso importo spetta già alle famiglie a basso reddito nell’ambito del sostegno di 150 euro per l’inflazione. L’Inps pagherà il bonus entro il prossimo 31 agosto a tutti gli aventi diritto, compresi i percettori del Reddito di cittadinanza

Bonus 150 euro carburanti, in arrivo l’indennità contro il caro prezzi per i redditi più bassi

Il governo di Giorgia Meloni potrebbe adottare un nuovo bonus contro il caro prezzi dei carburanti. Il sostegno, del valore di 150 euro, andrebbe a sostenere le famiglie a basso reddito destinatarie di questa misura anziché di una ipotetica riduzione del costo della benzina oppure di un intervento tramite una Carta simile a quella dei percettori del Reddito di cittadinanza.

Il bonus, dunque, sarebbe la soluzione per assicurare che le risorse arrivino a chi abbia dei redditi medio-bassi, anziché abbassare il prezzo della benzina, misura che avvantaggerebbe tutti. 

Aiuti alle famiglie con redditi medi e bassi

Il bonus ricalcherebbe la misura che era stata introdotta un anno fa dal governo di Mario Draghi che aveva destinato 150 euro a favore di varie categorie lavorative per il caro prezzi. In particolare, il bonus 150 euro del 2022, introdotto dal decreto “Aiuti ter”, era destinato a tutti i lavoratori alle dipendenze, alle partite Iva e ai lavoratori autonomi, e ai pensionati.

Nello scorso anno fu versato, per buona parte dei destinatari, proprio nel mese di agosto, slittando ai mesi successivi per i lavoratori autonomi e per i professionisti delle Casse previdenziali che ricevettero il bonus direttamente dal rispettivo ente di previdenza insieme ai 200 euro del precedente incentivo, per un totale di 350 euro

Bonus 150 euro carburanti, chi lo può ricevere? 

Il bonus di 150 euro sarà destinato a chi abbia un reddito medio-basso. Nello scorso anno, il tetto di questo bonus era stato pari a 20mila euro. Chi rientrava in questa fascia reddituale avrebbe percepito i 200 euro più i 150 euro del bonus anti inflazione.

Conti alla mano, il governo aveva speso per i lavoratori dipendenti circa un miliardo di euro, 412 milioni di euro per le partite Iva e i lavoratori autonomia e 350 milioni per i pensionati.

In totale, il costo della misura era stato di circa due miliardi di euro, lo stesso che si stima possa essere l’esborso del 2023. Il governo potrebbe recuperare le risorse necessarie dalla tassazione degli extra profitti legati ai maggiori costi dei carburanti. 

Entro il 31 agosto il sostegno 2023 per i redditi medio-bassi 

Il bonus 150 da versare direttamente sui conti corrente dei contribuenti e dei percettori di pensione italiani a reddito medio-basso sarebbe la soluzione da implementare in tempi brevi per far arrivare i soldi ai beneficiari. Più macchinoso e dispendioso sarebbe la distribuzione di una nuova Carta, ipotesi ventilata dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nei giorni scorsi. 

Peraltro, entro il 31 agosto 2023 l’Inps accrediterà i 150 euro di un altro bonus, quello per il caro prezzi, pagato dall’Inps a favore di specifiche categorie lavorative e di cittadini. Si tratta di un sostegno, una tantum, contro il carovita che sarebbe dovuto arrivare già nei mesi scorsi e che andrà a favore anche dei percettori del Reddito di cittadinanza (fino al 31 dicembre 2023) che lo riceveranno sulla Poste Pay. 

Il bonus comporta l’accredito dei 150 euro anche a favore dei lavoratori (partite Iva, autonomi occasionali, co.co.co., dottorandi, assegnisti di ricerca, stagionali e dello spettacolo), oltre ai pensionati e ad alcune categorie dei lavoratori alle dipendenze.