Un addio al veleno fra polemiche e frecciatine a distanza, Roberto Mancini ha lasciato la panchina dell’Italia accettando la corte dell’Arabia Saudita che lo rende l’allenatore più pagato del pianeta superando Pep Guardiola. Dopo giorni di attesa, ieri è arrivato il video dell’annuncio ufficiale e oggi pomeriggio è andata in scena la conferenza stampa di presentazione del nuovo CT insieme al presidente della Federcalcio saudita, Yasser Al Misehal. L’allenatore si è tolto qualche sassolino dalla scarpa verso la Serie A sottolineando i troppi stranieri e la poca fiducia nei giocatori italiani tanto da obbligarlo a cercare nuovi elementi all’estero.

Mancini Arabia Saudita: la presentazione

E’ un Roberto Mancini sorridente ed elegante che si presenta in Arabia Saudita. E’ ufficialmente cominciata la sua avventura in Medio Oriente dopo aver lasciato in modo inaspettato la panchina dell’Italia fra mille polemiche. Nemmeno l’investitura a Responsabile dell’Area Tecnica azzurra fino all’Under 20 è stato sufficiente per proseguire un percorso che aveva portato alla vittoria dell’Europeo 2021 e alla mancata qualificazione al mondiale in Qatar.

L’obiettivo ora sarà sempre un torneo continentale ma si passa dall’Europeo in Germania alla Coppa d’Asia prevista in Qatar fra il 12 gennaio e il 10 febbraio 2024. L’esordio sarà fra poche settimane per Roberto Mancini nelle due amichevoli dell’8 e del 12 settembre contro Costa Rica e Corea del Sud al St. James Park di Newcastle. Sfide di preparazione all’AFC Asian Cup che vede i Figli del Deserto inseriti nel Girone F con Oman, Kirghizistan e Thailandia.

Voglio ringraziare il Presidente Yasser Al Misehal per avermi scelto e sono molto orgoglioso di essere qui per iniziare il mio lavoro. Ho trascorso gli ultimi dieci giorni a visionare i video dei giocatori per cui le prossime ore saranno molto importanti. E’ successo tutto così velocemente, ho iniziato a parlare con la Federazione a metà agosto per cui è normale che alcuni dei miei assistenti non sapessero di questa situazione e in questo momento devono risolvere la situazione in Italia. Per il momento siamo qui, poi gli altri ci raggiungeranno. Abbiamo tempo sufficiente per avviare il nostro lavoro. Ci serve tempo, chiaro. Ma siamo sicuri che se lavoriamo bene e duramente possiamo ottenere risultati

In Italia non abbiamo solo tre giocatori da scegliere per ogni squadra, per noi il fatto che ci siano tre calciatori dell’Arabia Saudita in ogni formazione è un bene perché abbiamo tempo per seguirli. Crediamo molto nei giovani talenti, sappiamo che nell’Under 21 e nelle selezioni giovanili abbiamo tanti giocatori buoni. L’ultimo ct Renard ha fatto un ottimo lavoro, partiamo da quella base con l’obiettivo di cercare di migliorare ulteriormente.

Non sono un mago, l’unico modo che conosco per migliorare è lavorare e ciò che posso dire è che lavoreremo duramente per vincere qualcosa di importante. Penso che abbiamo un buon talento in nazionale, ma ora pensiamo a lavorare senza stare a pensare al sistema di gioco e alle posizioni in campo che possono cambiare velocemente. Voglio ringraziare i giocatori che hanno battuto l’Argentina, permettendo all’Italia di mantenere il record d’imbattibilità di 37 partite. Credo che i giocatori siano migliorati tanto negli ultimi 10 anni, vogliamo diventare i migliori d’Asia e servirà lavorare ma anche una buona atmosfera

Era il 28 maggio 2018 quando affrontò l’Arabia Saudita con l’Italia, la gara finì 2-1 per gli azzurri grazie alle reti di Balotelli e Belotti. Sono trascorsi cinque anni da quel giorno, Mancini è passato agli avversari con il campionato saudita che è diventato calamita per molti dei campioni che giocavano in Europa.

Dal 2018, quando ho affrontato l’Arabia Saudita con l’Italia, il movimento è cresciuto molto e credo che il potenziale sia ulteriormente cresciuto. Uno dei mercati potenzialmente più grandi al mondo, normale che arrivino i migliori giocatori. In Italia avevamo davvero pochi giocatori, era difficile scegliere e a volte pescavamo in giocatori che non hanno mai giocato in Serie A. Per quel che riguarda l’Arabia Saudita sono sicuro che troveremo i giocatori giusti.

È positivo che arrivino queste star, aiuteranno il livello dei giocatori sauditi. È successo lo stesso in Italia tanti anni fa con l’arrivo dei primi stranieri che aiutavano ad alzare il nostro livello tecnico. Vogliamo vincere la Coppa d’Asia, abbiamo qualche amichevole e poi 20 giorni per preparare il torneo. Ci saranno tanti squadroni ma puntiamo a vincere il torneo