Nuove regole in arrivo per il bonifico istantaneo volute dall’Unione europea, e per chi è abituato a effettuare questo tipo di operazione sono in arrivo anche buone notizie. I bonifici istantanei, introdotti nel 2017, hanno rivoluzionato il modo in cui vediamo le transazioni finanziarie. A differenza dei bonifici tradizionali, che possono impiegare da 24 a 48 ore lavorative per essere completati, un bonifico istantaneo garantisce il trasferimento di fondi in soli 10 secondi. Una rapidità davvero impressionante che rende il bonifico istantaneo una delle operazioni più interessanti, soprattutto per le imprese. Tuttavia, c’è un problema: il costo di questa operazione. Con le nuove regole, su cui l’Unione europea spinge, si vuole risolvere proprio questo problema.
Nuove regole per il bonifico istantaneo: ma come funziona?
Grazie alle piattaforme di home banking, queste operazioni possono essere effettuate 24 ore su 24, offrendo una flessibilità senza precedenti. Per realizzare un bonifico istantaneo, l’utente deve fornire:
- L’IBAN del destinatario.
- Il codice BIC/SWIFT della banca ricevente.
- L’importo esatto e la causale del trasferimento.
Dopo la conferma dell’utente, la transazione viene processata attraverso una piattaforma interbancaria specializzata, assicurando la rapidità e sicurezza del trasferimento. Inizialmente, era possibile trasferire solo fino a 15.000 euro per singola operazione. Dal 1° luglio 2019, questa cifra è stata aumentata fino a 100.000 euro, con la precisazione che ogni istituto bancario può stabilire un proprio limite massimo.
Ostacoli alla diffusione dei bonifici istantanei
Nonostante i vantaggi evidenti, la popolarità dei bonifici istantanei non è ancora al suo apice. La ragione principale? I costi.
La variazione delle commissioni tra le diverse banche ha generato molta incertezza tra i clienti. Mentre alcune banche online offrono bonifici istantanei gratuiti, molti istituti tradizionali prevedono commissioni. Questa differenza di trattamento è stata una delle preoccupazioni principali per molti utenti e ha sollevato domande sulla standardizzazione dei costi in tutta l’Europa.
Alcune banche, infatti, possono applicare commissioni elevate, a volte persino 25 euro per ogni transazione. Ciò ha creato un paradosso in cui piccole transazioni possono costare più in commissioni rispetto all’importo stesso del bonifico.
Nuove regole bonifico istantaneo: l’intervento dell’Unione europea
Con un crescente interesse per la digitalizzazione dei servizi finanziari, l’Unione Europea ha deciso di intervenire. Attualmente, è in corso un’importante riforma dei pagamenti digitali, con particolare attenzione all’area SEPA, l’Area unica dei pagamenti in euro. L’obiettivo principale è rendere i bonifici istantanei uno standard nel trasferimento di fondi all’interno dell’area SEPA.
Ma l’UE non si ferma qui. Al centro delle attenzioni ci sono anche le commissioni spesso elevate e che, come abbiamo visto, risultano uno dei principali ostacoli alla diffusione di questa tipologia di operazioni. Con il supporto del Parlamento Europeo, si mira a garantire che i bonifici istantanei non abbiano costi aggiuntivi rispetto a quelli tradizionali. Ciò significherebbe che le banche dovranno offrire il servizio di bonifico istantaneo alle stesse condizioni dei bonifici standard, lasciando al cliente la libertà di scelta.
Inoltre, l’UE vuole assicurarsi che tutti gli istituti bancari nell’area SEPA offrano bonifici istantanei. E, in un’ottica di maggiore inclusività, si sta lavorando affinché sia possibile effettuare bonifici istantanei anche da conti in valute diverse dall’euro.
Le conseguenze per le banche italiane (e per i correntisti, soprattutto)
Queste novità non sono prive di incognite e interrogativi, soprattutto per le banche italiane. Dopo la decisione del governo Meloni di tassare gli extraprofitti bancari, l’introduzione delle nuove norme sui bonifici istantanei potrebbe ridurre ulteriormente i margini di guadagno degli istituti. Oltre a ciò, l’adozione su larga scala di questi bonifici potrebbe richiedere investimenti significativi, soprattutto in termini di sicurezza digitale, per garantire transazioni veloci ma anche sicure. Tutto ciò ricadrà sul costo finale del conto corrente per il cliente?