Il ministro Roberto Calderoli ha pubblicato un post su Facebook nel quale denuncia la lettera ricevuta, contenente esplicite minacce di morte per il suo disegno sull’autonomia differenziata.

Autonomia differenziata, Calderoli sulla lettera di minacce: “Vado avanti”

Il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli ha denunciato in un post sul suo profilo ufficiale Facebook di aver ricevute minacce di morte.

Il motivo alla base dell’inquietante avvertimento sarebbe la proposta di autonomia differenziata per la quale Calderoli si sta battendo ormai da mesi e che è sul tavolo del governo presieduto da Giorgia Meloni.

Nella lettera si legge:

“Se non la smetti di attuare la politica di genocidio nei confronti del Sud, con la nostra potenza di fuoco noi ti uccideremo. Siamo la mafia, non ci costa niente uccidervi“.

Pur di fronte alle minacce, tuttavia, Calderoli si mostra deciso a portare avanti il suo disegno che, è bene ricordarlo, non ha mai avuto un cammino semplice. Quello che è da sempre il ‘cavallo di battaglia’ del ministro Calderoli, che lo ha più volte difeso e sostenuto, ha dovuto e deve affrontare una serie di ostacoli fin dalla sua proposta. Recentemente, ad esempio, sono state le sigle sindacali di Cgil e Uil Sicilia a esprimere la loro ferma opposizione all’autonomia.

La solidarietà delle forze politiche a Calderoli

Immediatamente sono arrivati i messaggi di solidarietà e sostegno al ministro per le minacce ricevute, da parte delle varie forze politiche.

I senatori del Movimento 5 Stelle hanno diramato una nota ufficiale che condanna la lettera e i suoi contenuti violenti.

“Esprimiamo la nostra sincera solidarietà al ministro Roberto Calderoli per le minacce ricevute. È sempre legittimo opporsi alle idee che non si condividono, ma va fatto all’interno degli spazi garantiti dalla nostra Costituzione. È invece grave e inaccettabile farlo utilizzando la violenza. Condanniamo con assoluta fermezza la lettera indirizzata al ministro e i suoi contenuti”.

Solidarietà anche dalla senatrice e portavoce di Azione, Mariastella Gelmini, per la quale episodi simili sono anche colpa di un mancato dibattito serio e approfondito sul tema dell’autonomia negli ultimi anni.

“Credo sia giunto il momento di affrontare il tema dell’autonomia con serietà, lontano da quelle contrapposizioni che in questi anni hanno alimentato un dibattito ideologico e dannoso per il Paese, che rischia purtroppo di sfociare anche in episodi inaccettabili come questo”.

Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e segretario di Forza Italia, sceglie invece Twitter per esprimere la vicinanza sua e del suo partito a Calderoli.

In una nota pubblicata dal deputato Marco Sarracino, responsabile per il Sud e la Coesione della Segreteria nazionale Partito Democratico, viene espressa la condanna verso le minacce da parte del PD e il sostegno a Calderoli.

“La comunità del PD condanna senza se e senza ma ogni forma di violenza che provi a condizionare il dibattito pubblico. Quindi auspichiamo che vengano individuati al più presto gli autori delle minacce rivolte al Ministro Calderoli a cui va la nostra totale solidarietà. Le minacce e la violenza non hanno cittadinanza nel nostro paese”.

Minacce a Calderoli, Salvini e il suo “abbraccio” al collega di partito: “L’Autonomia porterà meno sprechi e più efficienza”

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, attraverso Twitter manda “un abbraccio” a Calderoli e, come lui, non si lascia influenzare dalle minacce ricevute, sostenendo la necessità di andare avanti con le riforme, prima tra tutte proprio l’autonomia differenziata.