È stato trasferito dal carcere romano di Casal del Marmo a una struttura del Nord Italia, O.D.S., il 17enne originario dello Sri Lanka accusato dell’omicidio di Michelle Causo a Primavalle. Una decisione presa, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, per evitare che resti vittima di pestaggi, dopo la deriva violenta presa dalla manifestazione organizzata in ricordo della giovane a un mese dalla sua uccisione, lo scorso 28 luglio.
Trasferito in un altro carcere il killer di Michelle Causo
Il trasferimento è stato disposto per evitare problemi di ordine pubblico all’interno dell’Istituto penale per minorenni della Capitale,
rende noto il Corriere della Sera. O.D.S. ci è finito con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, lo scorso 28 giugno. Dopo la deriva presa dalla manifestazione commemorativa organizzata a un mese dalla tragica scomparsa della 17enne, nel corso della quale gli amici di Michelle Causo avevano preso di mira, devastandolo, l’appartamento in cui il giovane viveva con la madre (la scena del crimine), la paura è che potesse diventare vittima degli altri detenuti.
Ecco perché ora si troverebbe nel Nord Italia. Proseguono, intanto, le indagini a suo carico. L’obiettivo è ricostruire il movente del gesto, la miccia che l’avrebbe spinto ad accoltellare con almeno sei colpi la sua amica, prima di trasportarne il corpo ancora sanguinante nei pressi di alcuni cassonetti della spazzatura, con l’aiuto di un carrello.
La questione del movente: debito, ricatto sessuale o…?
A dare l’allarme, facendolo finire in manette, era stato un passante che, notandolo mentre scaricava qualcosa di pesante in strada, aveva avvisato le forze dell’ordine. Al loro arrivo i carabinieri ne avevano ripercorso le tracce a ritroso, arrestandolo. Interrogato, O.D.S. aveva detto di aver colpito la giovane per difendersi, dopo che lei si era presentata a casa sua, armata di una pistola giocattolo, per intascare i soldi che lui le doveva per della droga, poche decine di euro.
Una versione dei fatti a cui gli inquirenti non hanno mai creduto (sembra che, tra le altre cose, l’arma fosse proprio del 17enne, che l’avrebbe mostrata in dei filmati pubblicati sui social nei mesi precedenti). L’ipotesi è che dietro il delitto, quindi, si celi qualcos’altro, come ha spiegato in un’esclusiva intervista a TAG24 l’avvocata Claudia Di Brigida, che assiste la madre della vittima, Daniela Bertoneri.
Non riesco a ricollegare ad una cosa di così minimo conto (il presunto debito di droga, ndr) una reazione così violenta. Mettiamo per ipotesi che lei gli abbia chiesto dei soldi e che lui si sia rifiutato di darglieli o le abbia chiesto uno sconto (come ha dichiarato in sede di interrogatorio, ndr), cosa potrebbe aver mai detto Michelle per giustificare il fatto che lui abbia preso un coltello e l’abbia uccisa? Secondo me è più probabile che ci sia stata una reazione legata, magari, a una vicenda più personale o più forte (si è ipotizzato, tra l’altro, un ricatto sessuale, ndr), che al momento però non conosciamo. Siamo fermi alle sue dichiarazioni e a valutazioni logiche,
L’analisi dei tabulati telefonici
A rispondere almeno in parte agli interrogativi rimasti aperti attorno al caso sarà l’analisi dei tabulati telefonici, che permetterà di capire se sia vero o meno che O.D.S. avrebbe chiamato la giovane, la mattina del delitto (aprendo alla possibilità, per il pm, di riconsocergli la premeditazione). E se, nelle numerose chat intercorse tra i due (che erano molto amici), si nascondano tracce del motivo del folle gesto.
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