Non ha dubbi Giancarlo Giorgetti, a proposito della manovra di bilancio: «Andranno fatte delle rinunce». Così il Ministro dell’Economia sceglie di rompere il silenzio a proposito dell’immediato futuro economico dell’Italia. Giorgetti appare preoccupato: i suoi uffici stanno svolgendo i debiti controlli sui conti pubblici, fotografando una situazione per certi aspetti effettivamente allarmante. In particolare, spaventa il debito legato agli impegni finanziari dello Stato per il Superbonus, con numeri che Giorgetti ha definito «drammatici».
La condizione in cui versano i bilanci fanno dunque presagire tagli importanti da parte del Mef, chiamato inevitabilmente a rivedere le stime delle uscite. Nel frattempo, il Ministero dell’Economia si mette in attesa della politica: Giorgetti auspica che sia Giorgia Meloni a prendere in mano le redini della situazione, fissando i paletti di una manovra che, come ha amemsso lo stesso Ministro al meeting di Rimini, sarà «complicata».
Giorgetti contro i rumors sulla manovra di bilancio: “Calcio agostano, nulla di fondato, chiacchiere”
Negli scorsi giorni, su giornali e media vari si sono affastellate diverse ipotesi sulla prossima manovra di bilancio, ipotesi da cui Giorgetti non ha mancato di prendere nettamente le distanze. «Sono solo chiacchiere, nulla di fondato», ha commentato il Ministro: d’altronde, in effetti, la Maggioranza si riunirà solo i primi di settembre per decretare i prossimi passi in materia economica ed è dunque improbabile che i giornali possano aver colto la traiettoria della manovra prima di conferme ufficiali.
Il tempo però non è alleato del Governo. I giorni scarseggiano: la Nadef va presentata tra il 25 e il 27 settembre, entro 40 giorni dovrà essere pronta una bozza della manovra di bilancio, incombono nel mentre due riunioni dell’Eurogruppo per trattare la riforma del Patto di Stabilità e Crescita. Ad affollare ancora di più l’agenda ci si è messo pure il G20, a cui participerà Meloni.
Visto il rush a cui la Maggioranza dovrà prestarsi nei prossimi mesi, l’appello di Giorgetti prende decisamente ragione di esistere: il Ministro ha auspicato che la premier e i suoi due vice (Tajani e Salvini) prendano una decisione, precisa e univoca, «entro 10 giorni».
Giorgetti: “Dobbiamo muoverci entro i parametri europei”
Mentre Giorgetti chiede alla premier di darsi una mossa, il quadro economico in cui si delineerà la prossima manovra di bilancio appare ancora incompleto. Mancano infatti i dati sul gettito dell’Iva e su quelli dell’Irpef, nonché i contributi della stagione turistica sulla crescita del Pil. In ogni caso però, una cosa resta ben chiara a Giorgetti: «Dobbiamo muoverci entro i parametri europei», adottando una manovra che sia condivisa dalla Commissione.
La scommessa, ventilata da alcune voci interne alla stessa Maggioranza, di aprire alla possibilità di qualche strappo rispetto alle preferenze europee è osservata con sospetto da Giorgetti: il Ministro ha perfettamente chiare quali potrebbero essere le conseguenze di un atteggiamento eccentrico da parte dell’Italia, a partire da ricadute negative sui negoziati per il nuovo Patto di stabilità.
Nel frattempo, si attendono con ansia i risultati del Cdm odierno che daranno ulteriori risposte ai temi principali di questa calda estate.