La posizione di Papa Francesco e della Chiesa sul tema dell’omosessualità e della transessualità rimane la stessa, ribadita già da tempo. La Chiesa è aperta a tutti e non esclude tutte quelle persone che si sentono diverse e rifiutate dalla società. La Chiesa, in questo, non vuole fare distinzioni o discriminazioni e accogliere tutti quanti. A ribadire questo concetti, assieme a molti altri, è stato direttamente il pontefice oggi in un colloquio con La Civiltà Cattolica.

Papa Francesco: “Chiesa aperta a tutti”. Le dichiarazioni

Il Pontefice è ritornato sull’argomento “omosessualità e transessualità” e ha ribadito quello che è il suo pensiero attuale, nonché quello della Chiesa guidata proprio da lui. Papa Francesco ha affermato che è sbagliato il fatto che spesso e volentieri si guardi ancora al peccato della carne, come si è già fatto per molto tempo in passato.

Ecco le dichiarazioni rilasciate da Bergoglio durante nel corso di un lungo colloquio con La Civiltà Cattolica, nota rivista culturale. A pubblicarne un estratto oggi, lunedì 28 agosto 2023, è stato il giornale La Repubblica.

Quello che a me non piace affatto è che si guardi al cosiddetto peccato della carne come si è fatto per tanto tempo a proposito del sesto comandamento.

A questo punto allora il Papa ha affermato che la Chiesa vuole e deve accogliere tutti quanti, senza fare discriminazioni. La Chiesa inoltre accetta anche tutti coloro che sono omosessuali o transessuali. Bergoglio ha parlato di costoro in tal modo:

Sono persone che si sentono rifiutate, ed è davvero dura per loro.

Il numero uno del Vaticano ha inoltre ricordato che tempo fa venivano rilevati solamente i peccati carnali, che erano (erroneamente) considerati più importanti e più gravi di altri. Sempre ai microfoni de La Civiltà Cattolica, Papa Francesco ha dichiarato:

Se sfruttavi gli operai, se mentivi o imbrogliavi, non contava, e invece erano rilevanti i peccati sotto la cintola.

Il Pontefice ha poi sottolineato che, con il passare degli anni e dei secoli, le cose cambiano e la coscienza dell’uomo diventa, mano a mano, più profonda. Le evoluzioni che ci sono in vari e diversi campi aiutano la Chiesa nella crescita della comprensione. Ecco dunque le sue parole riportate oggi da La Repubblica:

La comprensione dell’uomo muta col tempo e così anche la coscienza dell’uomo si approfondisce. Anche le altre scienze e la loro evoluzione aiutano la Chiesa in questa crescita nella comprensione.

Bergoglio: “Ho criteri mondani”

Papa Francesco ha continuato poi la sua intervista sostenendo di non avere paura di una società sessualizzata. Tuttavia, ha preferito riferirsi ad essa con il termine “mondana”.

Non temo una società sessualizzata. Però a me fa paura come ci rapportiamo a essa, questo sì. Ho paura dei criteri mondani. Preferisco usare il termine mondani piuttosto che sessualizzati, perché il termine abbraccia tutto.

Bergoglio ha proceduto con dei piccoli, pratici e incisivi esempi:

Per esempio, la smania di promuoversi, l’ansia di risaltare o, come diciamo in Argentina, di arrampicarsi. E pensare che chi si arrampica finisce per farsi male da solo. Mia nonna, che era una vecchia saggia, un giorno ci disse che nella vita bisogna progredire, comprare un terreno, i mattoni, la casa. Parole chiare, venivano dall’esperienza dell’emigrante.

Il numero uno del Vaticano ha allora aggiunto:

Ma non confondete il progredire, diceva la nonna, con l’arrampicarsi. Infatti chi si arrampica sale, sale, sale e, invece di avere una casa, dimettere su un’impresa, di lavorare o farsi una posizione, quando è in alto l’unica cosa che mostra è il sedere.

La critica di Papa Francesco agli Usa

Papa Francesco ha proseguito la sua intervista alla rivista La Civiltà Cattolica commentando il suo recente viaggio negli Stati Uniti. Bergoglio ha mosso una lieve ma importante critica per quanto riguarda la situazione della Chiesa cattolica negli States.

Ha affermato che da un lato c’è un’attitudine reazionaria molto forte, dall’altro c’è però anche molto indietrismo inutile. Ecco le sue parole a tal proposito:

Negli Usa oggi c’è un’attitudine reazionaria molto forte, organizzata, che struttura un’appartenenza anche affettiva. A queste persone voglio ricordare che l’indietrismo è inutile e bisogna capire che c’è una giusta evoluzione nella comprensione delle questioni di fede e di morale.

Il Santo Padre ha concluso infine lanciando un invito: quello di non vedere la dottrina della Chiesa come un monolite.

Alcuni, in questo, si chiamano fuori, vanno all’indietro, sono quelli che io chiamo ‘indietristi’. Quei gruppi americani dei quali parli, così chiusi, si stanno isolando da soli. E anziché vivere di dottrina, della vera dottrina che sempre si sviluppa e dà frutto, vivono di ideologie. Ma quando nella vita abbandoni la dottrina per rimpiazzarla con un’ideologia, hai perso, hai perso come in guerra.