Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky sembra quasi voler raffreddare un poco gli animi del suo esercito quando, in un’intervista alla Tv nazionale, ha affermato di non voler attaccare direttamente il territorio russo, evenienza che, come lui stesso ha ricostruito, gli alienerebbe il favore degli alleati.

La scelta di Zelensky pare dunque una decisione strategica: «Credo che questo sarebbe un grosso rischio, saremmo sicuramente lasciati soli» è stata la risposta alla domanda su un possibile prossimo spostamento in territorio russo. Zelensky è del tutto consapevole che la risposta bellica contro la Russia dipende largamente dalla disponibilità a collaborare da parte degli alleati e non intende sprecare il favore che la sua causa ha raccolto in Occidente.

Nell’intervista al Presidente ucraino si è parlato anche di Crimea. Il numero uno di Kiev si è detto fiducioso in un pieno recupero dei territori sottratti dai russi, attraverso la via politica e diplomatica. L’Ucraina dunque, non sembra puntare ad un grosso exploit militare nella Crimea occupata, ma punta alla discussione internazionale e pacifica.

Russia, distrutti droni ucraini nei pressi di Mosca

Mentre Zelensky si preoccupa di mantenere saldo il rapporto con i suoi preziosissimi alleati, la guerra tra Russia e Ucraina prosegue senza esclusione di colpi. Nella notte di oggi, il Ministero della Difesa di Mosca ha riportato la notizia riguardo all’abbattimento di due droni ucraini – l’ennesimo – nei pressi di Bryansk.

Immediatamente più tardi, è il sindaco della Capitale, Sergei Sobyanin, a informare su un ulteriore attacco di Kiev con velivoli senza pilota proprio nei pressi di Mosca. Non si segnalano vittime in nessuna delle due aree, ma, in via precauzionale, i maggiori aeroporti della città – quello di Domodedovo e Vnukovo – sono stati temporaneamente chiusi.

Guerra in Ucraina, i russi attaccano la regione del Sumy 

Anche l’Ucraina è stata impegnata nel difendersi da alcuni attacchi russi, concentratesi nella regione del Sumy. L’esercito di Mosca ha preso di mira otto comunità nel territorio nord-orientale del Paese nemico: 171 sono le esplosioni che, nella notte, si sarebbero udite nell’area colpita.

The Kyiv Indipendent parla di 22 spari da parte dei soldati russi al confine, spari che si sarebbero abbattuti sulle comunità di Khotin, Seredyna-Buda, Druzhba, Esman, Bilopillia, Shalyhyne, Velyka Pisaryvka e Putyvl. Gli attacchi hanno danneggiato una casa provata presso Seredyna-Buda. Si tratta dell’ennesimo attacco russo nel Sumy, regione di confine particolarmente interessata dalla violenza della guerra.