L’Italia, regionalista e localista, si unisce senza discussione davanti ad alcuni patrimoni della sua cultura gastronomica. E se parliamo di lievitati uno di questi pilastri della nostra cucina è di certo la focaccia, ricetta semplice della tradizione popolare che possiamo tranquillamente prepararci a casa senza grande fatica, per un sicuro successo di gusto.
Sapori d’Italia: la ricetta della focaccia
Uno degli elementi distintivi dei prodotti della nostra cultura gastronomica è la fragranza: quella del pane, dei lievitati, l’inconfondibile sapore di forno che fa casa. La ricetta della focaccia ci permette di avere in casa, sempre disponibile, questa eccezionale emozione che ci prende quando sentiamo l’odore di qualcosa appena sfornato.
Scopriamo che cosa ci serve:
- 300 g di farina W300
- 100 g di semola rimacinata
- 220 g di acqua (più quella per la salamoia)
- 10 g di lievito di birra
- 30 g di olio extravergine di oliva
- 30 g di burro
- 12 g di sale (più quello per la salamoia)
Per realizzare questa ricetta possedere una planetaria ci aiuterà a comprimere i tempi e ad ottenere un risultato migliore. Partiamo dunque mettendo la farina dentro alla ciotola della planetaria. Aggiungiamo anche semola, sale e lievito di birra fresco che avremo fatto sciogliere nell’acqua. Facciamo partire la funzione di impastatura utilizzando il gancio k: è importante che gli ingredienti in polvere riescano ad assorbire completamente il liquido.
Controllate la progressione dell’impasto: quando inizierà a staccarsi dalle pareti significa che è pronto per accogliere l’olio e il burro morbido. Aggiungeteli dunque e continuate ad impastare affinché si amalgamino perfettamente all’impasto. L’aggiunta di burro ci aiuterà a mantenere più morbida in cottura la nostra focaccia.
Fase due: ulteriore lavorazione dell’impasto
Una volta che l’impasto si è ben amalgamato copritelo e lasciatelo lievitare per un’oretta. In questo tempo dovrebbe raddoppiare di volume. Passato questo tempo prendete l’impasto e posizionatelo su un foglio di carta forno che avrete già spennellato con dell’olio EVO. Stendete l’impasto e poi trasferite il tutto su di una teglia da forno.
Utilizzando i polpastrelli fate i caratteristici avvallamenti sull’impasto: sembreranno tante piccole dune. A questo punto, sempre con l’olio d’oliva, spennellate il tutto e quindi coprite con una pellicola per lasciare nuovamente lievitare fino al raddoppio del volume.
A questo punto togliete la pellicola e bagnate la focaccia utilizzando la salamoia che avrete già preparato: riempite un bicchiere scarso di acqua tiepida e due prese di sale.
Con i polpastrelli fate un po’ di pressione sulla superficie dell’impasto in modo da realizzare i caratteristici “buchini”. Ungete generosamente con olio extravergine, coprite con la pellicola e lasciate nuovamente lievitare fino al raddoppio. Bagnate quindi la focaccia con una salamoia preparata con un bicchiere scarso di acqua tiepida e due prese di sale.
Ora in forno e la ricetta della focaccia è terminata
Come abbiamo visto non è difficile seguire le indicazioni della ricetta della focaccia. Dopo aver fatto lievitare l’impasto e averlo steso sulla teglia da forno siamo pronti ad infornare.
Preriscaldate il forno a 220-230° e infilateci la teglia lasciandola cuocere per almeno 20 minuti. Il segnale giusto sarà quello della doratura della superficie. Se invece volete una focaccia dalla superficie più croccante potrete non utilizzare il burro nell’impasto (tutta la focaccia sarà più croccante) oppure utilizzate la funzione grill per gli ultimi 5 minuti di cottura.
Questa che abbiamo presentato è una ricetta della focaccia standard: poiché questo prodotto da forno è realizzato in tutta Italia di certo di sono varianti locali che ne caratterizzano la procedura. Fugassa genovese, focaccia barese, pizza focaccia morbida, schiacciata toscana sono tutte varianti locali con una loro personalità distinta e da valorizzare. Nulla toglie dunque che dopo aver appreso a gestire per bene la ricetta della focaccia tradizionale non si possa iniziare a sperimentare nuove soluzioni esplorando proprio le culture regionali e locali.