Accadde oggi 28 agosto 1988: la tragedia delle Frecce Tricolori. La collisione aerea di Ramstein si verificò 35 anni fa nel corso di un’esibizione acrobatica delle Frecce Tricolori durante l’Airshow Flugtag ’88 nella base NATO di Ramstein, in Germania.
Accadde oggi 28 agosto 1988: la tragedia delle Frecce Tricolori
L’incidente avvenne durante l’esibizione delle Frecce Tricolori, quando la pattuglia acrobatica italiana si apprestava a completare la figura detta della “cardioide”. A provocare la sciagura fu la collisione in volo fra i tre Aermacchi MB-339PA.
I piloti alla guida degli aerei coinvolti nel dramma
I tre velivoli delle Frecce Tricolori erano pilotati dal tenente colonnello Ivo Nutarelli (PONY 10 della formazione), dal tenente colonnello Mario Naldini (PONY 1, capo pattuglia) e dal capitano Giorgio Alessio (PONY 2). E mentre gli aerei numero 1 e 2 precipitarono in fiamme sulla pista, il numero 10 si abbatté sulla folla causando 67 vittime e 346 feriti tra gli spettatori.
I resti dei tre aerei conservati nel Museo dell’Aviazione
I resti dei tre velivoli delle Frecce Tricolori furono acquistati dal Museo dell’Aviazione di Rimini nel 1989 e lì sono rimasti esposti per diversi anni. Poi su richiesta dello Stato maggiore dell’Aeronautica militare italiana, il museo li donò alla stessa Aeronautica ricevendo in cambio un monumento commemorativo in memoria dei morti di questo tragico incidente ed un velivolo F-104 ASA.
Provvedimenti dopo la tragedia di Ramstein
In seguito alla tragedia di Ramstein, per tre anni furono vietate le esibizioni aeree sul territorio tedesco ed in seguito vennero anche riviste le misure di sicurezza, allontanando il pubblico dall’area delle evoluzioni acrobatiche (nella foto: il drammatico momento dello scontro in volo).