Stupro di Caivano, in arrivo la manifestazione al Parco Verde indetta dai comitati cittadini i luoghi delle violenze. Ad annunciarlo è stato oggi il politico napoletano Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra. Con questa manifestazione si vuole non solo mostrare solidarietà nei confronti delle vittime, ma anche mandare un chiaro segnale al governo locale e a quello italiano.
Stupro di Caivano, manifestazione al Parco Verde per le vittime: quando, dove e come partecipare
La manifestazione al tristemente noto Parco Verde di Caivano – località in provincia di Napoli che, negli ultimi giorni, è al centro della cronaca nazionale per gli episodi di stupro e violenza ai danni di due cuginette giovanissime – è stata organizzata dai cittadini ed è supportata da alcuni esponenti politici locali, come appunto Borrelli di Avs.
L’evento per le vittime si terrà martedì 29 agosto a partire dalle 18. L’appuntamento è davanti alla parrocchia di San Paolo Apostolo, guidata da don Maurizio Patriciello. Dalla chiesa ci si sposterà poi fino all’ex centro sportivo dove è avvenuto lo stupro di Caivano.
Alla manifestazione hanno già aderito non solo il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ma anche Agostino Galiero, co-portavoce provinciale di Europa Verde, Salvatore Iavarone, consigliere comunale di Casoria, e il giornalista Pino Grazioli.
Anche centinaia di residenti della zona e non hanno già fatto sapere che parteciperanno a questa protesta per mostrare solidarietà alle due cuginette vittime di violenza e per chiedere al governo di intervenire in quest’area specifica. Nel corso delle prossime ore e dei prossimi giorni, con ogni probabilità, il numero di adesioni aumenterà.
Le dichiarazioni di Borrelli
Il politico Francesco Emilio Borrelli oggi ha ricordato quanto accaduto al Parco Verde di Caivano, nel Napoletano. Ha anche sostenuto che i responsabili delle violenze devono rispondere alle accuse e pagare con la giusta pena.
Ormai la vita delle due cuginette, che potrebbero avere 10 e 12 anni invece di 13 come inizialmente emerso, ormai è stata rovinata per sempre. Lo ha ricordato il deputato di Avs. Dunque, in un momento così difficile, la comunità vuole mostrare la propria vicinanza alle due giovanissime vittime. Per questo i cittadini hanno organizzato una manifestazione che dimostra solidarietà alle cuginette.
Ecco le dichiarazioni di Borrelli:
Il Parco Verde di Caivano è tristemente noto per efferati fatti di cronaca, ma quanto accaduto va oltre ogni immaginazione e i colpevoli di queste violenze devono pagare fino all’ultimo per quanto commesso. Hanno distrutto la vita di due giovanissime ragazze. Per questi criminali non ci sia alcuna attenuante.
E ancora:
In un momento così difficile bisogna mostrare piena solidarietà alle vittime, per questo sarò presente alla manifestazione di martedì 29 agosto, alle ore 18, voluta dai comitati cittadini. Il Parco Verde non può e non deve essere solo degrado e criminalità.
Cosa sappiamo fino ad oggi
Nel frattempo non si fermano le indagini per individuare i responsabili dello stupro di Caivano. In un primo momento si parlava di un “branco” composto da sei ragazzi ma, stando alle ultime notizie, potrebbero essere molti di più. Qualcuno parla addirittura di 15.
Inoltre non si esclude la possibilità che il gruppo abbia abusato più volte e in più occasioni delle due giovani cugine, con lo stesso modus operandi. Quello di inizio luglio scorso potrebbe non essere stato un caso isolato.
Le due cuginette sono state portate in una comunità e sono state allontanate dalle loro famiglie. Secondo quanto raccontato le giovanissime sarebbero state picchiate minacciate dagli stessi ragazzi che abusavano di loro. Tra questi ci sarebbero anche due figli di noti camorristi della zona.
Gli inquirenti stanno setacciando i telefoni cellulari delle due vittime e stanno cercando anche la possibile presenza di eventuali video delle violenze subite dalle due giovani cuginette. Il lavoro degli esperti non si ferma e l’Italia intera chiede loro di far luce sull’accaduto il prima possibile, in modo da assicurare i responsabili alla giustizia.