Tra Siena e Arezzo da sempre c’è una guerra di campanili che negli anni Sessanta si è fatta più accesa perché i senesi ritengono di essere stati penalizzati a vantaggio degli aretini sul tracciato dell’Autostrada del Sole. Sostengono che l’intervento di Amintore Fanfani, più volte ministro e presidente del consiglio, abbia favorito i suoi concittadini di Arezzo. Addirittura avrebbe disegnato con una matita rossa il tracciato a discapito di Siena, che arrivò a minacciare uno sciopero attraverso il presidente dell’amministrazione provinciale Virgilio Lazzeroni. In effetti il tracciato dell’A1 non è lineare ed è per questo che i senesi quella deviazione su Arezzo la chiamano Curva Fanfani.
La sfida settanta anni dopo la Curva Fanfani dell’Autostrada del Sole
Settanta anni dopo quella sfida si ripete per l’ubicazione della stazione dell’Alta Velocità Medio Etruria. Per gli aretini va fatta a Rigutino mentre i senesi sono divisi tra Montallese e Le Tre Berte. Il presidente della Regione, il piddino Eugenio Giani, ha detto che vuole affidarsi ai tecnici per la scelta del luogo adeguato ma ha precisato che Rigutino per lui va bene. A Siena si sono arrabbiati e i portabandiera della protesta sono il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli, di Italia Viva, e il consigliere comunale Massimo Castagnini, a capo di una lista civica.
Nelle prossime settimane il derby Siena-Arezzo si deciderà ma attenzione al terzo incomodo perché l’Umbria reclama la stazione dell’Alta Velocità e talvolta tra due litiganti il terzo gode.
Stefano Bisi