Scoprire che i nostri mari sono diventati un suo habitat privilegiato è stata una brutta sorpresa: il granchio blu è tutt’altro che un turista gradito delle nostre acque. Predatore cattivissimo e affamatissimo, è forte e potente, un killer dei mari verso le altre specie. Ne sanno qualcosa gli allevatori di vongole e i pescatori dell’Adriatico: la popolazione dei molluschi in certe zone è letteralmente scomparsa, preda dei granchi. L’aspetto tutt’altro che invitante, favorito anche da un colore aggressivo, ha inizialmente spaventato un po’ tutti.

Poi abbiamo scoperto che si può mangiare (negli USA ne vanno ghiotti al punto di averli mangiati tutti così la base USAF di Aviano ha istituito un ponte aereo per consegnarne qualche tonnellata ai ristoranti statunitensi) e adesso anche noi lo inseriamo nei menù: partiamo dai primi e dalle ricette di pasta con il granchio blu aspettandoci ulteriori proposte per i secondi. 

Granchio blu: le ricette di pasta che vi conquisteranno

Visto che è nuovo dei nostri mari e che solo adesso, a frittata ormai fatta, ci siamo accorti che ha fatto danni incalcolabili, ci siamo informati e abbiamo capito che il granchio blu non solo è commestibile, ma è una prelibatezza. Le cucine si sono allertate e hanno preparato alcune ricette di pasta con granchio blu che proponiamo di seguito: praticamente il primo predatore del granchio invincibile siamo diventati noi. E come disse Sordi in quella famosa ed esilarante battuta: “che fai me guardi? E io mo te magno!”. 

Andiamo a scoprire la prima ricetta elaborata, si dice da Alessandro Borghese, per portare a tavola il granchio blu: ecco ingredienti e passaggi:

  • 280 gr spaghetti
  • 1-2 granchio
  • 100 gr pomodorini
  • q.b.aglio
  • olio EVO q.b.
  • peperoncino q.b.

Questa è una ricetta semplice e veloce per cui partiamo dalla mossa più scontata: mettiamo la pentola con l’acqua sul fuoco e accendiamo per portare a bollore. Intanto dopo aver lavato il granchio stacchiamo le chele e, utilizzando una tenaglia da aragosta, apriamo il carapace per estrarre la polpa. Laviamo e mondiamo i pomodorini e poi tagliamoli a pezzetti.

Prendiamo una padella e mettiamo a scaldare l’olio con uno spicchio di aglio e il peperoncino. Uniamo i pomodorini e lasciamo andare per qualche minuto. Eliminiamo l’aglio e aggiungiamo la polpa del granchio. Lasciamo cuocere ancora qualche minuto, poi scoliamo la pasta e aggiungiamola alla padella facendola aggiungendo, se necessario, un po’ di acqua di cottura. 

Come fare senza le pappardelle?

La pasta fresca è una delle più importanti risorse della cucina italiana. Come potremmo fare senza? Lasciamo perdere le contese e le controversie regionali o locali su origine, primariato o chissà cosa: la pasta fresca è sempre buona e si adatta a tutto. Figuriamoci se possiamo escluderla dall’elenco delle ricette di pasta con il granchio blu. In questo caso per la preparazione della pasta rimandiamo agli articoli e alle ricette che ne hanno già parlato e andiamo al sodo scoprendo cosa ci serve per delle gustosissime pappardelle al granchio blu:

  • 320 g di pappardelle
  • 400 g di polpa di granchio
  • 250 ml di panna
  • 2 pomodori
  • 1 cucchiaio di passata di pomodoro
  • 1 cipolla
  • olio
  • sale
  • pepe

Dedichiamoci ai pomodori: per prima cosa li spelliamo, eliminiamo i semi e tritiamoli in modo grossolano. Poi mettiamoli in una ciotola e lasciamoli in frigo mentre continuiamo con le altre preparazioni. 

Mettiamo la pasta in un tegame con i bordi alti unendo poi la passata di pomodoro assieme alla cipolla già tritata. Regoliamo di sale e pepe. Accendiamo il fuoco e portiamo il tutto a bollore. Una volta raggiunta la temperatura abbassiamo la fiamma e continuiamo a cuocere mescolando fino a far addensare la panna. Il sughetto ottenuto va filtrato e poi messo in tegame assieme alla polpa di granchio e ai pomodori tritati. Accendete il fuoco e fate cuocere senza mai far bollire. Intanto avrete lessato le pappardelle che si possono poi versare nel tegame per mantecare prima di servire.