Superbonus 110%, in Gazzetta Ufficiale del 25 agosto, figura il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze che istituisce il Fondo indigenti. Si tratta di risorse stanziate nella legge di Bilancio 2023 per aiutare i committenti che non riescano a terminare i lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione a causa della riduzione del bonus, con percentuale dell’agevolazione passata dal 1° gennaio scorso dal 110% al 90%.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, si attende ora il provvedimento dell’Agenzia delle entrate contenente le modalità di presentazione delle domande del bonus. Le istanze, in ogni modo, non potranno andare oltre il 31 ottobre 2023 e le spese sulle quali si potrà calcolare il bonus spettante sono quelle sostenute nei dieci mesi del 2023 a partire dallo scorso 1° gennaio.
Superbonus, in GU il decreto Fondo indigenti: ecco come richiedere gli aiuti per chi non riesce a completare i lavori
È stato pubblicato nella giornata di ieri in Gazzetta Ufficiale, il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che istituisce il Fondo indigenti e il bonus sulla differenza di percentuale applicata al superbonus. Infatti, il maggiore delle agevolazioni edilizie è passato dal 110% dello scorso anno al 90% dei lavori iniziati quest’anno.
La differenza di percentuale crea delle difficoltà nei committenti – ad esempio per i lavori di ristrutturazione dei condomini – che non riescono a finanziare la quota degli interventi che non è coperta dal superbonus. In ogni caso, non potendo un bonus coprire una quota maggiore rispetto al 100% del costo sostenuto, la differenza che può essere richiesta il Fondo indigenti non può superare il valore del 10% del valore delle spese effettuate.
Il fondo, della dotazione di 20 milioni di euro, ammetterà le domande sulle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 ottobre di quest’anno. La relativa domanda dovrà essere presentata all’Agenzia delle entrate che dovrà emettere il provvedimento relativo alle modalità di invio delle istanze per rendere lo strumento operativo.
Superbonus Fondo indigenti, come calcolare il bonus spettante
La legge di Bilancio del 2022 ha istituito il Fondo indigenti del superbonus per sostenere la chiusura dei lavori con il massimo dei bonus anche nel caso in cui i committenti non riuscissero a pagare la parte esclusa dai bonus. Nel sistema del superbonus, che offre un vantaggio superiore a quello del costo degli interventi, l’abbassamento dell’agevolazione dal 110% al 90% lascia scoperto il 10% del costo sostenuto.
Da questo ragionamento si può spiegare come dovrà essere calcolato il bonus spettante, determinato dal rapporto tra le risorse stanziate e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti. Se il risultato del rapporto è un indice compreso tra 10 e 100, il rimborso del Fondo indigenti è totale; nel caso in cui il rapporto dà un risultato inferiore a 10, il committente può ottenere un bonus del 10% di quanto richiesto nella domanda. L’Agenzia delle entrate effettuerà il calcolo a chiusura delle domande inviate per il Fondo indigenti.
Chi può richiedere gli aiuti se non riesce a completare i lavori?
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale conferma i requisiti che i committenti devono possedere per richiedere il bonus. Tali requisiti ricalcano quelli del superbonus 90% di quest’anno e consistono nel possedere un quoziente reddituale della famiglia non superiore al 90% e nella titolarità dell’immobile o di un diritto reale di godimento.
Il pagamento dell’incentivo accordato dall’Agenzia delle entrate viene accreditato sul conto corrente bancario o postale, le cui informazioni devono essere comunicate già all’atto della presentazione della pratica per via telematica. Nel caso di erogazione di somme a soggetti non rientranti nei requisiti richiesti, l’Agenzia delle entrate provvederà a recuperare quanto versato.