La stagione di Charles Leclerc sembra voler ripartire da dove aveva lasciato, ossia con ancora tanti problemi di guida che oggi hanno condizionato le sue qualifiche in Olanda. Il pilota monegasco non è riuscito a far meglio di un nono posto anche perché costretto ad alzare bandiera bianca dopo esser finito a muro a pochi minuti dal termine del Q3.
Un incidente che non è solo frutto di un caso ma diretta conseguenza di una SF-23 sempre più complicata come lo stesso Leclerc ha voluto sottolineare al termine della sessione:
Non ho chiesto troppo alla macchina, ho avuto tempo di guardare l’on board e non ho fatto qualcosa di fuori dal normale come ad esempio a Miami. È stata una macchina difficile da guidare in questo fine settimana, passiamo da tanto sottosterzo a tanto sovrasterzo, le condizioni sono state difficili
GP d’Olanda, Charles Leclerc analizza le qualifiche: “Non ci sono scuse”
Come lo stesso Charles ha voluto sottolineare, l’errore in prova ripete grossomodo quanto accaduto qualche mese fa a Miami soprattutto per la dinamica dell’incidente. Un segnale che ribadisce la necessità di trovare delle soluzioni finora per nulla arrivate e che costringe Leclerc ad alzare i toni in cerca di una svolta che pare non possa proprio arrivare:
Dobbiamo provare a migliorarla e renderla il più veloce possibile per domani in gara e basta, per adesso è difficile capire come reagirà la macchina in curva, nella 9 e nella 10 abbiamo fatto fatica sin dalle prove, erano due punti su cui migliorare e per ora non ci siamo riusciti. Non ci sono scuse e purtroppo ho fatto un errore, ma questo weekend è stato davvero difficile.
Una volta accantonate le qualifiche dominate dal solito Verstappen, per il ferrarista c’è stato anche spazio per un commento sulla gara di domani:
Noi conosciamo bene i pacchetti che abbiamo e siamo sicuri che sia la scelta migliore con quello che abbiamo sotto mano. Ora bisogna provare a fare un pacchetto che si adatta meglio a questo tipo di tracciati. Sarà una gara in salita, pista su cui è difficile sorpassare… Vediamo che succede