La Coldiretti lancia l’allarme per l’arrivo della grandine, che si accompagnerà alla nuova ondata di maltempo prevista nei prossimi giorni e che rischia di provocare danni ingenti alle coltivazioni reduci dal caldo estremo delle ultime settimane.
Grandine, la Coldiretti avverte sui rischi per le coltivazioni, dopo il grande caldo di questa estate
Chi pensava che la fine dell’ondata di calore prevista per i prossimi giorni rappresentasse anche la fine dei problemi legati al clima in Italia, si sbagliava di grosso. Soprattutto per quanto riguarda la salute delle coltivazioni nazionali.
È quanto emerge dal vero e proprio ‘grido d’allarme’ lanciato dalla Coldiretti. L’allontanamento del terribile anticiclone Nerone, che ha fatto registrare le temperature record di luglio e agosto in Italia, sarà, infatti, seguito da un’ondata di maltempo che rischia di essere addirittura peggiore del caldo estremo per i campi coltivati del nostro paese.
La grandine, in particolare, già di per sé dannosa per l’agricoltura, potrebbe provocare danni irreversibili per le nostre colture se si andasse ad abbattere sui campi provati dalla siccità e dal caldo estremi delle ultime settimane.
L’associazione avverte sui pericoli del clima sempre più tropicale in Italia, con passaggi da un clima caldo a improvvise e violente precipitazioni che potrebbero essere drammatiche per la nostra agricoltura.
Il 2023 ‘anno nero’ per l’agricoltura italiana a causa dei cambiamenti climatici
Per mettere in evidenza le ricadute economiche di uno dei settori da sempre ‘fiore all’occhiello’ del nostro paese, l’analisi della Coldiretti si conclude con una stima dei danni prevista per questo 2023, una cifra che andrà a superare quella, già straordinaria, di 6 miliardi, fatta registrare lo scorso anno.
Un problema che l’associazione attribuisce senza reticenze ai cambiamenti climatici, contro i quali diventa sempre più necessario mettere in campo politiche di intervento concrete.