Un esordio da dimenticare per la Lazio e il Genoa in questa nuova stagione di Serie A. I biancocelesti sono caduti a Lecce dopo essere stati in vantaggio per gran parte della gara mentre i rossoblù sono stati sconfitti a Marassi dalla Fiorentina per 1-4. Si trovano di fronte allo stadio Olimpico domani sera per cercare i primi punti del campionato, sarà la prima volta da avversari in panchina per Maurizio Sarri e Alberto Gilardino. Per i padroni di casa potrebbe esserci il debutto dal primo minuto per Isaksen e il dubbio fra Kamada e Vecino in mezzo al campo, i liguri invece potranno fare affidamento sui nuovi arrivati De Winter e Malinovskyi.
Lazio Genoa, le parole di Marusic
Niente conferenza stampa per il tecnico Maurizio Sarri, la partita è stata quindi presentata dal terzino montenegrino Adam Marusic ai microfoni ufficiali del club. Domani sera sarà nuovamente proposto sul versante mancino della difesa della Lazio con Lazzari sulla corsia destra. E’ uno dei veterani della squadra biancoceleste che vuole bissare la stagione scorsa con un secondo posto che è valso l’ingresso alla prossima Champions League.
Ci aspetta una gara importante, sarà la nostra prima partita in casa del campionato e vogliamo vincere. Il debutto contro il Lecce non è andato come speravamo, per questo faremo di tutto per conquistare i tre punti davanti ai nostri tifosi. Sicuramente a Lecce non siamo stati concentrati nei cinque minuti passati tra i loro due gol, putroppo è andata così. Questa settimana abbiamo lavorato bene e siamo pronti per la partita contro il Genoa.
Sarri, da quando è arrivato, mi ha aiutato e insegnato tanto. Contro il Genoa so che festeggerà le 100 partite da allenatore della Lazio: gli faccio i complimenti e gli auguro tante altre panchine alla guida di questa squadra. Sono davvero orgoglioso di essere qui, è il mio settimo campionato in biancoceleste e come ogni anno darò tutto per questa maglia. Spero che il gol possa arrivare molto presto. La cosa più importante però è aiutare la Lazio a vincere più partite possibili
Lazio Genoa, le parole di Gilardino
Sarà un campionato particolare per Alberto Gilardino. Il tecnico del Genoa è stato l’artefice della promozione della scorsa stagione e ora dovrà guidare la formazione rossoblù alla salvezza su quei campi che tante volte lo hanno visto protagonista con le sue reti. Fiorentina e Lazio non sono gli avversari più agevoli per cominciare, la squadra di Vincenzo Italiano non ha avuto pietà rifilandogli un cocente 1-4, domani sera sarà il turno dei biancocelesti che vorranno vendicare la sconfitta contro il Lecce.
La Lazio non sta a me descriverla. E’ una squadra forte, con un allenatore che è un maestro, l’anno scorso seconda in classifica, tanti punti a loro favore, giocatori di grande qualità, un attaccante con importanti caratteristiche come Immobile. E’ una squadra codificata da questo allenatore: credo che nei mesi e negli anni ha dato solidità al gruppo, ha dato un’idea chiara e ben precisa. E’ una squadra preparata da un maestro che a me piace tantissimo. All’inizio ha avuto qualche difficoltà nell’entrare nella testa dei giocatori, ma soprattutto a livello tattico. Io lo dicevo già dal suo primo anno che la Lazio con lui avrebbe fatto delle cose straordinarie perché ha un modo di lavorare da alto livello. Complimenti per quello che ha fatto.
Sicuramente non è facile per nessuna squadra andare sotto di due gol dopo 10 minuti dall’inizio della gara. Quello che mi ha fatto più arrabbiare contro i viola è stato il terzo gol, perché a fine primo tempo sei sotto di due gol, ma la partita la puoi perdere ma la puoi anche riaprire
Tanti volti nuovi nel Genoa. Se Retegui ha già avuto modo di mettersi in mostra, Gilardino spera di poter avere a disposizione il difensore belga De Winter così come il trequartista ucraino Ruslan Malinovskyi che può portare qualità in mezzo al campo. Inoltre domani ci sarà anche il ritorno di un giocatore di esperienza come Strootman che ha scontato la squalifica, per l’olandese sarà un derby personale visti i tanti anni con la maglia della Roma.
Sicuramente mi aspettavo di essere un po’ più avanti rispetto a quello che si è detto e che avevo detto alla società a maggio. Come tutti d’altronde, anche io credevo di essere avanti: mancano ancora sei giorni alla chiusura del mercato, sono arrivati i giocatori. Lo stesso Haps è arrivato oggi, ha fatto le visite mediche, però anche lui come Messias è da tanto tempo che non gioca per un infortunio.
Giocatori come Malinovskyi è arrivato da una settimana, De Winter da non molto tempo. Noi dobbiamo partire dalle certezze, che deve avere entusiasmo nella gara, deve sapersi sacrificare nella gara. Quando c’è la possibilità dobbiamo giocare, verticalizzare e creare i presupposti per mettere in difficoltà una grande squadra.