La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha parlato dal palco del congresso del Partito Socialista svizzero, toccando alcuni temi attuali come i fenomeni migratori, la denatalità e la sua correlazione con la precarietà e la guerra in Ucraina. Inoltre, parlando dal proprio Paese di nascita, Schlein ha ricordato che “i rapporti tra Italia e Svizzera affondano le radici in un’epoca lontana, hanno trovato una struttura politica negli anni bui del ventennio del fascismo“. Anche grazie alla Svizzera, ricorda la leader dem, “si è strutturato l’antifascismo italiano“, una fase a cui si associano dei principi che è sempre più necessario tenere a mente, soprattutto in una fase in cui Schlein vede “troppi pericolosi rigurgiti di nazionalismo e soprattutto di segregazionismo della storia“.
Schlein: “I nazionalisti si rafforzano con una retorica di odio, muri e intolleranza”
Schlein, facendo riferimento a Italia, Polonia e Ungheria, ha posto l’attenzione su come “i nazionalisti si rafforzano tra loro, con la stessa retorica di odio, di muri e di intolleranza“, scegliendo di giorno in giorno un nuovo nemico: “sono le donne troppo emancipate, è la comunità Lgbtq+, sono le persone migranti, oggi sono gli ecologisti“. Per rispondere a tale retorica di odio, la segretaria dem propone a che condivide ideali e principi di fare rete e di battersi insieme.
Un altro elemento comune che Schlein riscontra tra le destre è la tendenza ad adottare “leggi ingiuste, illegali” per affrontare l’immigrazione. La segretaria invita così a guardare alla storia dell’Italia per avere maggiore consapevolezza di quanto l’immigrazione costituisca “una fonte di ricchezza per la comunità”.
Schlein contro il governo su precariato e denatalità
Schlein si è poi scagliata contro la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il governo, in particolare per quanto concerne il taglio di misure a contrasto della povertà, come il fondo per l’affitto di 330 milioni di euro e il reddito di cittadinanza, definito dalla leader dem “l’unico strumento di sostegno al reddito contro la povertà“:
Non bisogna combattere i poveri, ma bisogna combattere la povertà. La destra italiana ha scritto in una legge che puoi essere povero soltanto se nella tua famiglia c’è un minore, una persona che ha più di 60 anni o con disabilità. Questo vuol dire cancellare la povertà, non volerla vedere.
L’impegno da parte del PD dunque è quello di rendere evidente come ci siano maggiore sviluppo e prosperità in una società che “prende per mano chi fa più fatica”. Al tema della povertà si allaccia quello della crisi demografica che sta attraversando il nostro Paese, dal momento che “non si può combattere la denatalità se non si combatte la precarietà del lavoro”. A tal proposito, Schlein ha ricordato la battaglia per il salario minimo, che ha unito le forze d’opposizione in una raccolta firme.
Il Pd al fianco dell’Ucraina
Per concludere, Schlein ha ribadito il sostegno del Partito al popolo ucraino, in una guerra che non accenna a fermarsi:
Siamo fortemente al fianco del popolo ucraino che si difende da un’invasione criminale da parte della Russia di Putin, non ci possono essere dubbi su questo, non ci può essere equidistanza su questo. Il Pd continua, come ha fatto dal primo giorno, a dare pieno supporto, in ogni forma necessaria, alla autodifesa del popolo ucraino rispetto a questa invasione.
La segretaria ha anche però espresso la necessità che l’Unione Europea ricopra un ruolo più forte, diplomatico e politico, al fine di trovare quanto prima una soluzione per avviare una transizione verso la pace: “Non c’è sinistra senza una lotta costante per far finire i terribili conflitti che colpiscono al solito più duramente le persone civili e le persone più povere“.