Bari, Ultima Generazione è ritornata con un nuovo gesto per fornire un chiaro segnale al governo italiano (e non solo) sull’urgenza di contrastare i cambiamenti climatici che stanno rovinando il pianeta terra e l’uomo stesso. Il gesto degli attivisti si è verificato questa mattina alle 8.15 sulla strada statale 16. Vediamo che cosa è successo e quali sono state le dichiarazioni e gli appelli dei giovani.
Bari, Ultima Generazione blocca Ss16: il blitz
Il blitz a Bari di Ultima Generazione è avvenuto oggi, sabato 26 agosto 2023, lungo la Ss16 “Adriatica” al km 818, tra Torre a Mare e Mola di Bari. A compierlo sono stati, nello specifico ben 8 attivisti, i quali si sono seduti sull’asfalto e hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni.
I giovani membri di Ultima Generazione hanno chiesto e continuano a chiedere un “fondo riparazione” da 20 miliardi di euro. Questa importante ed ingente somma di denaro dovrebbe servire, stando a quanto affermano gli attivisti, ad aiutare a riparare i danni subiti dai cittadini provocati dal cambiamento climatico.
Nelle ultime settimane e negli ultimi mesi, proprio il nostro Paese è stato teatro di eventi meteorologici estremi. Dagli incendi, ai lunghi periodi di siccità, passando per le ondate di maltempo caratterizzate da alluvioni e grandinate che hanno rovinato intere città).
Si tratta di avvenimenti pericolosi che si potrebbero evitare – o comunque ridurre – se i governi si impegnassero davvero e concretamente contro il climate change. Tali fenomeni meteorologici, affermano gli attivisti di Ultima Generazione
sono dovuti allo stravolgimento climatico provocato dall’uso dei combustibili fossili.
Presto sono intervenuti i membri delle forze dell’ordine, avvertiti dagli automobilisti che viaggiavano lungo la Strada statale 16 “Adriatica” al km 818, precisamente tra Torre a Mare e Mola di Bari. Gli agenti sono arrivati sul posto e, nel giro di circa 15 minuti, hanno messo la parola fine a questa protesta.
Essi infatti intorno alle 8.30 hanno spostato ai lati della strada le persone che stavano bloccando la carreggiata in entrambe le direzioni. Si trattava di 8 attivisti che ora sono stati portati via dalle luogo in cui avevano iniziato il blitz.
La protesta dunque durata circa un quarto d’ora e ha provocato un lieve traffico lungo la Ss16 di Bari. I giovani hanno iniziato a protestare alle 8.15 e verso le 8.30 la manifestazione è stata portata a termine. Immediato è stato l’intervento degli agenti delle forze dell’ordine, allertate e giunte velocemente sul posto.
Le motivazione della manifestazione a Bari
A rendere nota la protesta di oggi, sabato 26 agosto 2023, sono stati gli stessi attivisti di Ultima Generazione. Essi hanno infatti pubblicato sui social alcune immagini del blocco stradale di questa mattina a Bari.
I giovani volontari dell’associazione hanno spiegato le motivazioni dietro a questo gesto. Sul profilo Instagram ufficiale di Ultima Generazione si legge che tale nuova protesta è stata fatta per mandare un segnale al governo e per chiedere di istituire un fondo di 20 miliardi per porre riparo ai gravi danni causati dall’uomo e dal cambiamento climatico.
I ragazzi hanno anche riferito che a luglio 2023, per tre settimane consecutive, nella città di Bari i termometri hanno registrato temperature superiore ai 35 °. Ci sono stati addirittura dei picchi oltre i 40 °. Tante e di vario tipo sono state le conseguenze di questa forte ondata di calore sia sull’ambiente che sull’uomo.
Gli esperti hanno registrato che, in questo periodo, sono morte 333 persone con più di 65 anni. Si tratta del 42% in più rispetto alla media estiva degli ultimi anni. Un dato, insomma, davvero molto preoccupante.
Ultima Generazione sui social ha inoltre condiviso un articolo del sito Rainews24, nel quale appunto si spiegano questi incrementi record dei decessi che avvengono proprio in concomitanza con le temperature molto alte.
A certificare che ci sia uno stretto collegamento tra questo aumento delle morti e le ondate di calore a Bari, nel resto d’Italia e nel resto del mondo, sono stati i professionisti del ministero della Salute. Il caldo, il sole rovente l’afa provocano conseguenze molto pericolose e mortali in diverse aree dello Stivale.
A rischio sono specialmente gli anziani e i soggetti che soffrono di patologie croniche. Essi sono infatti i più esposti a queste pericolose ondate di calore. Come spiegano gli esperti, spesso tali persone giungono in ospedale o al pronto soccorso con un alto livello di disidratazione, in stato di confusione mentale e con problemi respiratori e cardiocircolatori.