Il boss latitante Luigi Carandente Tartaglia è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri: egli, 47 anni, è ritenuto un’esponente di spicco del clan Orlando – Polverino – Nuvoletta, operante a Marano di Napoli e nelle zone limitrofe, nonché referente sul Comune di Quarto, sempre nel Napoletano. L’uomo è finito in manette mentre si trovava in ospedale, dove si era appena sottoposto ad un intervento al cuore sotto falso nome.

Luigi Carandente Tartaglia arrestato dopo intervento al cuore

A trovare Luigi Carandente Tartaglia sono stati carabinieri di Castello di Cisterna, coordinati dalla Dda partenopea. Essi erano sulle tracce del latitante da marzo 2022. Ovvero da quando nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura per una condanna di 14 anni e 3 mesi di reclusione per associazione di stampo mafioso.

I militari hanno messo in manette l’uomo mentre si trovava presso l’ospedale campano Pineta Grande di Castelvolturno. Qui l’uomo aveva appena subito un intervento al cuore. Si era presentato presso la struttura sanitaria con un nome e dei documenti falsi.

Le ricerche degli esperti avevano portato, in primo luogo, ad una zona collinare tra Marano e Quarto, località in situate in provincia di Napoli. In quest’area inoltre era stata rinvenuta una grande villa immersa nel verde, dotata di vari comfort, come una sauna per i momenti di relax. Nell’abitazione era emersa la presenza di diverse botole che consentivano di nascondersi sotto terra.

Il latitante però non era stato trovato qui, così le ricerche erano proseguite. L’ultimo avvistamento dell’uomo risaliva al 5 agosto 2023 quando egli era fuggito dai carabinieri mentre questi lo stavano inseguendo. Luigi Carandente Tartaglia in quell’occasione aveva speronato e ferito un equipaggio dei carabinieri del Nucleo Investigativo a bordo di uno scooter.

Le indagini e l’arresto del latitante

In queste settimane le indagini non si sono mai fermate. Lo scopo principale degli investigatori era quello di conoscere le abitudini del latitante e coglierlo alla sprovvista. L’uomo, 47 anni, aveva seri problemi cardiaci. Le forze dell’ordine erano a conoscenza di ciò.

Così, per lungo tempo, i militari hanno monitorato gli archivi informatici del sistema sanitario nazionale. L’allarme è poi scattato qualche giorno fa quando è stata notata la programmazione di un intervento al cuore presso l’ospedale di Castelvolturno.

Così i militari si sono recati presso la struttura sanitaria e hanno trovato l’uomo. Egli aveva appena subito un intervento al cuore ed era ricoverato in attesa di essere dimesso. Si trovava steso sul lettino al momento dell’arresto.

Per adesso il boss è ancora in ospedale, poiché, considerata l’operazione chirurgica, necessita di cure mediche e sanitarie. Deve essere infatti monitorato in modo costante. Ora dunque egli è piantonato in ospedale ed è sotto controllo dei carabinieri.

Quando starà meglio e i medici gli daranno le dimissioni, verrà portato in carcere dove sconterà la pena per lui prevista. Carandente Tartaglia è ritenuto essere un importante esponente del clan Orlando-Polverino-Nuvoletta.

Il secondo arresto in due giorni

L’arresto e il fermo di Luigi Carandente Tartaglia è il secondo che avviene nel giro di poche ore nel napoletano. Giusto ieri, venerdì 25 agosto 2023, si è diffusa la notizia del ritrovamento di un altro boss latitante. Luigi Cacciapuoti.

Egli, 64 anni, è ritenuto essere l’uomo alla guida del clan di Villaricca, nel Napoletano. È stato scovato grazie ad un cagnolino, un barboncino bianco. A trovarlo e fermarlo sono stato i carabinieri che lo hanno colto mentre sfogliava le pagine di un quotidiano e leggeva un articolo sulla camorra napoletana.

Oltre a lui, è finita in manette anche la donna che si trovava in sua compagnia, con la quale Cacciapuoti potrebbe aver avuto e avere tuttora una relazione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha applaudito a questo altro successo e ha ringraziato tutte le forze dell’ordine impegnate quotidianamente nella lotta e nel contrasto alle associazioni mafiose.