Sampdoria femminile giocherà in serie A – Tutte le dinamiche portavano purtroppo alla fine di un esperienza fantastica dell’Unione sportiva Sampdoria nella divisione calcio femminile.
Dopo aver isitutito il settore giovanile femminile e militato con la prima squadra fino ai campionati dilettantistici arrivando a disputare il torneo di eccellenza, nel 2021 acquistando il titolo sportivo della Fiorentia San Geminiano sotto la guida del tecnico Cincotta, la Sampdoria ha fatto il suo esordio in serie A con le sue ragazze.
Tanto il primo anno quanto il secondo anno la squadra blucerchiata pur non disponendo di un parco giocatrici fortissimo è riuscita ad ottenere due salvezze, l’ultima delle quali con non poca fatica portata a termine attraverso un impresa concretizzatasi durante la poule salvezza quando ha scavalcato il Parma (retrocesso poi direttamente in B) e il Pomigliano costretto a giocarsi lo spareggio per non retrocedere con la Lazio.
Alla fine di una stagione tribolata ma molto molto emozionante che ha regalato ancora una volta la permanenza nella massima serie calcistica italiana però, la squadra femminile ha subito un brutto colpo quando la nuova cordata il 19 luglio scorso ha comunicato il disimpegno da tutte le attività che comprendevano la divisione femminile con la conseguente rinuncia ad investire anche sulla prima squadra.
La situazione economica deficitaria lasciata dai debiti della vecchia gestione che nel frattempo avevano influenzato anche la squadra maschile poi retrocessa in cadetteria a detta del presidente Raddrizzani non poteva garantire abbastanza risorse da riversare sulla squadra femminile che giocava in A.
Di qui, una serie di iniziative e solleciti da parte di giocatrici rammaricate e nel contempo svincolate, di asso allenatori e asso calciatori che invitavano la società a ripristinare l’impegno concreto verso la prima squadra andavano sempre più scemando pur sapendo che formalmente fino al sorteggio del campionato di A 2023/2024 della settimana scorsa la società doriana era ancora iscritta e affiliata alla FIGC.
Quando tutto sembrava presagire il peggio in virtù di silenzi societati che non assicuravano nulla di buono soprattuto per le 9 giocatrici ancora tesserate e con sempre meno possibilità di trovare un’altra squadra visti i tempi ristretti, ecco i primi indizi positivi soprattutto alla luce di interlocuzioni imprenditoriali e istituzionali: le nove atlete tesserate, alcuni giorni fa, hanno sostenuto le visite mediche per riprendere gli allenamenti a Bogliasco diretti dallo staff tecnico, atletico e medico nelle proprie strutture sportive.
Sampdoria femminile giocherà in serie A
Che la Sampdoria femminile fosse in procinto di dire addio alla sua esistenza era quasi scontata come scontato era attendersi un comunicato ufficiale della società per confermarlo.
Ed invece da qualche giorno ha preso forma una sorta di sodalizio tra società, regione Ligura e città di Genova atto a salvare una realtà che pure rappresenta l’orgoglio di un intera regione.
Se alla viglia del sorteggio del calendario di A le istituzioni calcistiche pensavano di dover cancellare il nome Sampdoria dalle 9 giornate per sostituirlo con quello di un’altra squadra (molto probabilmente sarebbe stato scelto il Parma che ne aveva i diritto vista la sua ultima partecipazione in A dello scorso anno), oggi non è più così, la stessa società lo ha comunicato attraverso una sua nota ufficiale.
L’U.C. Sampdoria comunica che prosegue l’impegno verso la ricerca della migliore soluzione per la sua prima squadra Women.
Infatti, dopo il comunicato ufficiale dello scorso 19 luglio, il club ha attivato diverse interlocuzioni istituzionali (con Federcalcio, Lega e tutto il settore femminile) e imprenditoriali, anche al di fuori del territorio ligure, al fine di non rinunciare al campionato di Serie A Femminile, per tutelare e salvaguardare i rapporti di lavoro delle calciatrici professioniste, la loro professionalità nonché la regolarità stessa della competizione.
Proprio nelle ultime settimane si è aperta un’opportunità di dialogo, favorita da alcuni nuovi potenziali investitori.
Uniti nello stesso intento: Comune e Regione stringono intese per la U.S. Sampdoria
Le normative FIGC impongono come del resto per tutte le altre categorie certi requisiti per le strutture adibite ad ospitare le partite della Serie A femminile.
Oltre dunque al fatto che tutte le istituzioni locali si sono strette alla Sampdoria femminile affinchè continui il suo percorso nel calcio professionistico e a offrire il servizio dell’attività giovanile di base e agonistica, tanto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti quanto Simona Ferro assessora regionale allo Sport e l’assessora allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi si stanno adoperando per cercare di risolvere la “grana” stadio che a partire dal 16 settembre dovrà ospitare le gare casalinghe della U.S. Sampdoria femminile.