DURC: con la pubblicazione di un comunicato stampa durante il corso della giornata di mercoledì 23 agosto 2023 l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato l’introduzione di una nuova funzione mediante la quale sarà possibile consultare online direttamente dal proprio telefonino il c.d. Documento unico di regolarità contributiva.

Il suddetto comunicato stampa dell’INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione centrale Comunicazione – Relazioni con i Media, fa riferimento per l’appunto all’apposito servizio online che viene messo a disposizione da parte dell’Istituto e che consente di verificare in tempo reale la regolarità contributiva nei confronti dell’INPS, dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e delle Casse edili.

DURC: ecco le istruzioni INPS su come verificare online la regolarità contributiva direttamente dal proprio telefonino

Ecco che cosa è stato comunicato il 23 agosto 2023 da parte dell’INPS in merito alla nuova funzione che consente di verificare il DURC on line direttamente dal proprio telefonino:

“Il Documento unico di regolarità contributiva (DURC) è certamente una delle attestazioni più importanti per la vita economica del Paese.

Proprio questa consapevolezza ha spinto l’Istituto a mettere in campo una strategia per rendere prontamente accessibili queste informazioni.

Infatti – nell’ambito delle attività di innovazione previste dai progetti dell’Inps per l’attuazione del PNRR e che mirano a rendere disponibili agli utenti informazioni e servizi in un approccio multicanale – è stato rilasciato il servizio “Durc OnLine” (nella sezione “Servizi” dell’App INPS Mobile).

A tal proposito, poi, l’INPS ha pubblicato all’interno del proprio sito web ufficiale le istruzioni per quanto riguarda la ricerca e la verifica online, in tempo reale, della regolarità contributiva di un’impresa direttamente dal proprio telefonino, tramite l’utilizzo dell’App dell’Istituto.

In particolare:

“Questo servizio consente di consultare i Durc delle imprese e dei lavoratori autonomi direttamente sul proprio device (smartphone o tablet).

La ricerca si può effettuare inserendo il codice fiscale del soggetto da verificare oppure il numero di protocollo del documento.

Per ogni Durc on line, inoltre, sono disponibili informazioni di sintesi che possono essere visualizzate e scaricate.
L’Istituto continua a interpretare il ruolo di presidio della legalità e di hub di innovazione al servizio di cittadini e imprese.”

L’App “INPS Mobile” può essere utilizzata sia dai dispositivi mobili che hanno Android come sistema operativo, che da quelli che hanno iOS, previa autenticazione da parte degli utenti attraverso l’utilizzo delle proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica).

Che cos’è il Documento Unico di Regolarità Contributiva? Ecco da chi può essere utilizzato il servizio INPS

Il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), per l’appunto, è un documento mediante il quale alcuni soggetti hanno la possibilità di verificare, in modalità telematica e in tempo reale, la regolarità contributiva dei datori di lavoro nei confronti di:

  • Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS);
  • Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL);
  • Casse edili.

A tal proposito, dunque, ecco qui di seguito l’elenco dei soggetti che possono utilizzare l’apposito servizio INPS di verifica della regolarità contributiva:

  • le amministrazioni aggiudicatrici, gli organismi di diritto pubblico, gli enti e altri soggetti aggiudicatori, le stazioni appaltanti;
  • la Società Organismi Attestazione (SOA);
  • le amministrazioni pubbliche concedenti (art. 90, comma 9, del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008);
  • le amministrazioni pubbliche procedenti, i concessionari e i gestori di pubblici servizi (decreto n. 445 del 28 dicembre 2000, pubblicato da parte del Presidente della Repubblica);
  • l’impresa, il lavoratore autonomo o chiunque vi abbia interesse, previa delega da parte dell’impresa o del lavoratore autonomo stesso;
  • le banche o gli intermediari finanziari, previa delega da parte del soggetto titolare del credito.

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