Senza nemmeno aver assistito alla grande partenza, la Vuelta 2023 ha già conosciuto il primo caso covid all’interno del gruppo. Nella giornata odierna, infatti, è stata annunciata la positività di Gerben Thijssen. Il ciclista della Intermarché-Circus Wanty ha ufficializzato l’esclusione del suo velocita dopo un test rapido effettuato nel pomeriggio, di fronte alla presenza di sintomi lievi. In questo senso, la compagine ha deciso di sostituire il corridore con Simone Petilli che ha già raggiunto i suoi compagni per la crono a squadre che andrà in scena domani.

A questo punto, il fronte italiano all’interno della corsa spagnola cresce fino a 17 unità. Per Petilli si tratta della terza partecipazione alla Vuelta dopo le sue esperienza nel 2018 con la maglia della UAE Emitares e quella del 2021 sempre con la Intermarché. In generale, è il suo settimo Grande Giro che metterà in archivio nella sua carriera.

Covid alla Vuelta 2023, cosa può succedere d’ora in avanti

La grande paura per i corridori è quello di contrarre il virus. Remco Evenepoel, ad esempio, alla vigilia della corsa ha detto che il suo grande obiettivo era quello di sfuggire al Covid per evitare la situazione vista al Giro d’Italia 2023 mentre era in maglia rosa. In quello specifico caso, il ciclista belga aveva deciso di abbandonare da leader la Corsa, seppur non obbligato dal regolamento dell’organizzazione. Durante il mese di maggio abbiamo assistito ad un ritiro quasi in massa da parte dei corridori dal Giro proprio a causa della circolazione del virus. Ecco perché, l’altra grande discriminante all’interno della Vuelta 2023 possono essere i risultati dei tamponi effettuati dopo ogni tappa. Vingegaard, Roglic e lo stesso Evenepoel sono avvisati.

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