La crisi climatica sta creando problemi in molti settori dell’agricoltura, tra i più colpiti c’è quello della viticoltura. Particolarmente in Francia dove si è trovato un accordo con l’Unione Europea per un maxi risarcimento.
Crisi climatica per il vino in Francia
Sono diverse le regioni in Francia dove la vite è il centro del sistema economico. In particolare la zona di Bordeaux, da dove arrivano i migliori rossi, è in grande difficoltà.
I problemi vanno dal cambiamento delle abitudini di consumo, alla crisi dettata dalla forte inflazione. Oltre che alle conseguenze del Covid-19 non ancora del tutto risolte.
Anche la regione sud-occidentale della Linguadoca, la più grande area vinicola del Paese è stata duramente colpita dal calo della domanda di vino.
Il governo francese dal canto suo accantonerà 200 milioni di euro per finanziare la distruzione della produzione vinicola in eccesso. Nel tentativo di sostenere i produttori in difficoltà e i prezzi per una sorta di aiuto di stato agli agricoltori in difficoltà
Secondo l’associazione degli agricoltori di Bordeaux, il calo della domanda di vino ha generato una sovrapproduzione, che insieme ad un calo delle vendite ha messo in gravi difficoltà finanziarie un produttore di vino su tre.
La UE ha stanziato un fondo per placare il record dei prezzi
In Europa sono tutti consapevoli che alcune zone stanno subendo dei cambiamenti quasi irreversibili dettati proprio dal clima. Ifatti la stessa Francia da tempo sta cercando di convertire alcune colture con contributi di vario genere.
Il ministero dell’Agricoltura alcuni mesi fa aveva annunciato 57 milioni di euro per finanziare l’abbattimento di circa 9.500 ettari di vigneti nella regione di Bordeaux. Mentre altri fondi pubblici sono disponibili per incoraggiare i viticoltori a passare ad altri prodotti, come le olive.
Il fondo dell’Unione Europea di 160 milioni di euro invece riguarda per la distruzione del vino, ed è stato portato a 200 milioni di euro dal governo francese. Così come ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Marc Fesneau in una conferenza stampa.
“Le risorse sono finalizzate a fermare il crollo dei prezzi e a far sì che i produttori di vino possano trovare nuovamente fonti di reddito, ma il settore, deve guardare al futuro, pensare ai cambiamenti dei consumatori e adattarsi”
Non solo Francia il problema è continentale
Nulla comunque verrebbe sprecato del tutto. Infatti l’alcol che si ricaverà dalla distruzione del prodotto non verrà cestinato ma riutilizzato per essere utilizzato in prodotti non alimentari come disinfettanti per le mani, prodotti per la pulizia o profumi.
Non solo Francia, il problema del settore vitivinicolo arriva da lontano. La UE già da giugno ha iniziato a studiare il modo per approvare gli aiuti di emergenza.
Infatti già le proiezioni della Commissione europea descrivevano valori in discesa in tutti i paesi produttori. Stimando in calo il consumo del 7% in Italia, del 10% in Spagna, del 15% in Francia, del 22% in Germania e del 34% in Portogallo.
La Commissione ha anche dichiarato che i vigneti più colpiti sono quelli che producono vini rossi e rosati in alcune regioni di Francia, Spagna e Portogallo.
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