La fine dell’estate non porta buone notizie per le famiglie italiane: con l’avvicinarsi dell’autunno arrivano anche le scadenze di molte bollette, mentre il materiale scolastico sugli scaffali aumenta sempre di più i suoi prezzi, costringendo ad una spesa sempre più importante. È questo quanto emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, che parla di una vera e propria “stangata autunnale” per centinaia di nuclei familiari nel nostro Paese.

In media, ammonisce l’Osservatorio, le famiglie dovranno prepararsi a spendere 2.924,70 euro al rientro dalle – tra l’altro già molto costose – vacanze. Si tratta di una spesa gonfiata di 252,92 euro rispetto al settembre dell’anno precedente.

Ma le brutte notizie per i salvadanai familiari non finiscono qui: se si considera anche l’aumento del costo dei carburanti e del carrello della spesa, gli italiani si ritroveranno a spendere addirittura 5.104,90 euro da settembre a novembre, ossia 480 euro in più rispetto al 2022.

Stangata d’autunno in arrivo: per le famiglie la spesa peggiore saranno materiale scolastico, bollette e alimentari

Non solo carburante e alimentari, a spaventare le bistrattate finanze delle famiglie nel Bel Paese ci pensano anche bollette e materiale scolastico. D’altronde, il rialzo di luce e gas previsto per il quarto trimestre di questo costosissimo 2023 non fa sconti a nessuno. Inoltre, in scadenza a settembre anche il pagamento della Tari e delle spese di riscaldamento.

Si profila insomma un autunno complesso per le tasche di molte famiglie italiane, costrette a sentire sulla propria pelle – e sui propri portafogli – l’effetto delle crisi a livello mondiale e dei tentativi di far ripartire l’economia nazionale.

L’Osservatorio di Federconsumatori ha voluto analizzare quali saranno gli ambiti su cui gli italiani saranno costretti a pagare di più nel corso di questo autunno infuocato, mettendo una lente di ingrandimento su quella spesa pari a 5.104,90 così gonfiata rispetto all’anno precedente.

Il podio di questo settembre è molto ben definito: guida la classifica la spesa per l’alimentazione (1.594,00 euro), segue quella per le bollette di acqua, luce, gas e telefonia (1.144,11 euro), in terza posizione troviamo invece la scuola, con una spesa promessa di 906,59 euro. Il resto della classifica vede invece il costo della benzina (586,20 euro), il riscaldamento (prima rata, 429,00 euro), esami e visite mediche (274,00 euro). Chiude il novero di spese la seconda rata della Tari, che ammonterà a 171 euro.