Per beneficiare delle detrazioni dei lavori di riqualificazione energetica si deve trasmettere la comunicazione all’Enea, con i dati degli interventi effettuati che rientrano nell’ambito del Bonus ristrutturazione e dell’Ecobonus.
Il portale dell’Enea può essere utilizzato per inviare le informazioni relative ai lavori di riqualificazione che si sono conclusi o che si concluderanno nel 2023.
Qual è la scadenza da rispettare? Ecco le istruzioni operative, come trasmettere la comunicazione, per quali interventi e quali sono i termini da rispettare.
Comunicazione all’Enea, quando è obbligatoria per i lavori di riqualificazione energetica
I cittadini che effettuano lavori di riqualificazione energetica, per poter fruire delle agevolazioni fiscali e portare in detrazioni le spese effettuate, devono trasmettere obbligatoriamente un’apposita comunicazione all’Enea.
Cos’è l’Enea? L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) è un ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo economico sostenibile.
Il portale, aggiornato all’inizio dell’anno, deve essere utilizzato per trasmettere le comunicazioni relative ai dati degli interventi di efficienza e riqualificazione energetica rientranti nei bonus casa e nell’ecobonus.
Quando deve essere trasmessa
Per non perdere le detrazioni fiscali connesse ai lavori di riqualificazione energetica, si deve trasmettere la comunicazione entro il termine massimo di 90 giorni dalla conclusione dei lavori. Il mancato o tardivo invio della comunicazione all’Enea rischia di far perdere il diritto a ricevere le detrazioni fiscali.
Trasmettere la comunicazione all’Enea è un adempimento molto importante, per non perdere le detrazioni rientranti nell’ambito delle seguenti misure:
- Ecobonus;
- Bonus casa;
- Bonus mobili ed elettrodomestici.
In precedenza, l’Agenzia delle entrate aveva fornito chiarimenti in merito proprio alla mancata trasmissione della comunicazione all’Enea, specificando che l’inadempienza non comportava la perdita del diritto a fruire della detrazione.
La Corte di Cassazione, però, si è espressa contraria e si muove in direzione opposta. Nell’ordinanza n. 34151 del 21 novembre 2022, i giudici avevano ritenuto che la comunicazione dei dati all’Enea costituisce un requisito importante.
L’interpretazione è molto più restrittiva rispetto al passato: il mancato rispetto dell’adempimento determina la perdita del diritto a fruire delle detrazioni fiscali.
Si rischiano sanzioni in caso di mancato invio della Comunicazione? Chi non invia la Comunicazione Enea rischia di perdere il diritto a fruire delle detrazioni fiscali, ma non rischia di essere sanzionato. La normativa che ha introdotto l’obbligo non ha previsto sanzioni.
In ogni caso, è bene tenere presente che è importante effettuare l’invio entro la scadenza prefissata. Ricordiamo che l’obbligo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio del 2018 al fine di consentire all’Enea di monitorare e valutare il risparmio energetico ottenuto tramite la realizzazione di interventi edilizi.
Quando è obbligatoria la Comunicazione all’Enea?
La trasmissione della Comunicazione all’Enea deve essere inviata solo per i lavori di ristrutturazione che comportano un risparmio energetico. Vi rientra anche l’acquisto di elettrodomestici. Non si deve inviare la comunicazione per altre spese sostenute per le quali si richiede la detrazione Irpef del 50%.
Quali sono i lavori per i quali vige l’obbligo di trasmettere la comunicazione all’ L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile:
- Strutture edilizie;
- Infissi;
- Impianti tecnologici;
- Elettrodomestici 2 (solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal 1° gennaio 2017).
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