Porte girevoli di portieri in casa Lazio che accoglie Luigi Sepe dalla Salernitana dopo aver salutato sia Luis Maximiano, tornato in Spagna all’Almeria, Marius Adamonis, ad un passo dal Perugia. Una rivoluzione che ruota intorno all’unico punto fermo Ivan Provedel chiamato a confermare la straordinaria stagione passata chiusa con ventuno volte la porta imbattuta. Maurizio Sarri riabbraccia così l’estremo difensore che lanciò titolare ai tempi dell’Empoli e che ritrovò nella avventura di Napoli dove però fu relegato a portiere di scorta dietro Pepe Reina.

Luigi Sepe alla Lazio

Il tassello che mancava per completare la rosa. Con Luigi Sepe la Lazio chiude le operazioni in entrate necessarie lasciando aperto lo spiraglio di un nuovo innesto solamente in caso di uscita di qualche componente dell’organico come ha rivelato il nuovo direttore sportivo Angelo Mariano Fabiani. Con il portiere napoletano è stato un corteggiamento nato a Ferragosto e portato avanti per dieci giorni in un aperto duello a distanza con Hugo Lloris.

I buoni rapporti con la Salernitana hanno portato quindi l’estremo difensore di Torre del Greco nella Capitale con un prestito secco per una stagione con lo stipendio diviso equamente fra i due club. Una soluzione che ha soddisfa tutti vista la necessità della Lazio di consegnare un portiere a Sarri in vista del prossimo match di campionato contro il Genoa allo stadio Olimpico domenica 27 agosto alle ore 20:45 e la squadra granata che doveva sistemare un esubero.

Con l’arrivo di Paulo Sousa infatti Sepe ha perso il posto da titolare a favore di Guillermo Ochoa. Il messicano ha portato esperienza in una squadra in difficoltà scalzando definitivamente il portiere napoletano dalle gerarchie del portoghese fino a diventare un esubero della squadra granata dopo l’arrivo di Benoit Costil a parametro zero nel mese di luglio. Sepe si è ritrovato così a cercare una nuova sistemazione ricevendo diverse offerte dalla Serie B che però non ha preso subito in considerazione sperando nella chiamata di un club della massima serie.

L’interesse della Lazio ha quindi fatto salire i biancocelesti in cima alla lista delle preferenze di Sepe affascinato di tornare a giocare in un club che partecipa alla Champions League anche se come dodicesimo. Inoltre consce già molto bene Maurizio Sarri e cosa chiede ad un portiere avendolo avuto sia nel debutto in Serie A con la maglia dell’Empoli che al Napoli come riserva di Pepe Reina.

Proprio in azzurro qualche dissidio fra i due era emerso per voce del procuratore Mario Giuffredi. L’agente aveva sottolineato anni fa che già in Toscana c’era stato qualche attrito, una motivazione che spinse Sepe ad accettare il prestito alla Fiorentina per non rimanere in panchina quando si riunirono al Napoli. Giuffredi scaricò su Sarri la responsabilità accusandolo di non aver mantenuto le premesse con il tecnico che decise di utilizzare la rosa in maniera estremamente limitata.

Acqua passata ormai, ora la situazione è nitida. Il titolare della Lazio è Ivan Provedel con Sepe che diventa la sua alternativa, quante presenze accumulerà lo deciderà l’allenatore con la consapevolezza che Sarri difficilmente compie una staffetta fra i portieri dando fiducia a quello che lui reputa il numero 1.

Proprio questa attitudine dell’allenatore toscano ha portato al rifiuto di Hugo Lloris. Il Presidente Claudio Lotito voleva consegnare alla squadra un elemento di grande esperienza e personalmente ha trattato con il portiere francese e il Tottenham per portare il campione del mondo 2018 a Roma. Un principio di accordo dal punto di vista economico era stato raggiunto con un biennale con opzione per un terzo anno a oltre due milioni di euro a stagione.

Il nodo mai districato riguardava infatti l’aspetto tecnico con Maurizio Sarri che considera Ivan Provedel il titolare indiscusso mentre Lloris chiedeva di partire dallo stesso piano giocandosi il posto settimana dopo settimana. Soluzione non presa in considerazione dal Mister biancoceleste e trattativa che è sfumata.