Inizia bene il cammino dell’Italia ai mondiali di Basket dopo il successo all’esordio contro l’Angola. Il punteggio finale recita 81-67 per la squadra di Pozzecco ma nasconde delle insidie che forse nessuno si sarebbe aspettato nella prima apparizione degli Azzurri. Partita che di fatto ha visto l’Italbasket iniziare col piede sbagliato, arrivando a chiudere la sfida con tanti tiri sbagliati dall’arco e diversi errori di distrazione, anche in difesa.

Si salva invece Fontecchio che con 19 punti è stato il vero trascinatore dell’Italia, seguito da Tonut che ha messo a segno 18 preziosissimi punti per avere la meglio sugli africani, in particolare nella fase finale di gara. Dal canto suo, l’Angola si è mostrata molto più in palla ed ha cercato – con parziale successo – di partire forte sin dai primi minuti di gioco mettendo seriamente in difficoltà i nostri. Tra gli avversari nota di merito invece per Childe Dundao e Bruno Fernando che hanno rispettivamente messo a segno 19 e 13 punti.

Mondiali di basket, Pozzecco dopo la vittoria dell’Italia contro l’Angola: “Chiedo scusa ai miei giocatori”

Una prestazione che non toglie il sorriso all’Italia ma che certamente non lascerà dormire sonni tranquilli al CT Pozzecco che, al termine della sfida contro l’Angola, ha voluto analizzare la partita. Il Poz ha provato a togliere le attenzioni dai suoi giocatori assumendosi la responsabilità di una gara che non è stata brillante come ci si poteva aspettare:

Prima di tutto voglio congratularmi con il coach angolano e tutto il suo staff. Hanno giocato un’ottima partita. Hanno veramente giocato un’ottima partita, tatticamente. Voglio chiedere scusa ai miei giocatori perché ero completamente sotto stress. Ero negativo. Ma loro sono magnifici e hanno fatto quel che andava fatto in questa competizione. Dobbiamo andare avanti, e credo nei miei giocatori. Oggi è stata una giornata dura per loro, ma tra due giorni chiaramente avremo, secondo me, un approccio completamente diverso. Prima di tutto io lo avrò

Poi, il solito commento arguto rivolto alle Filippine e a Manny Pacquiao, idolo dei padroni di casa e tra i più grandi pugili della storia, da molti ricordato per la sfida contro Mayweather:

Dov’è Manny Pacquiao? Ha paura di me? Tifavo per lui contro Mayweather e mi dispiacque tantissimo quando perse. Qualcuno lo conosce? Dategli il mio numero, 335… ditegli di chiamarmi, lo aspetto in stanza