Il generale Roberto Vannacci è finito al centro delle polemiche per le affermazioni contenute nel suo libro “Il mondo al contrario”, che hanno portato l’Esercito a rimuoverlo dal comando. Andiamo ad approfondire la sua biografia, attraverso il suo curriculum vitae.

Generale Roberto Vannacci, curriculum vitae

Nato il 20 ottobre del 1968 a La Spezia, Vannacci parla 4 lingue oltre all’italiano: inglese, spagnolo, rumeno e portoghese. Per quanto riguarda la sua formazione, ha frequentato il Corso dell’Accademia Militare e della Scuola di Applicazione. In seguito, ha frequentato la Scuola di Guerra, il Corso Superiore di Stato Maggiore in Romania e il corso Superiore di Stato Maggiore Interforze. Ha anche seguito corsi specifici nazionali e NATO per Forze Speciali.

A livello di formazione accademica, Vannacci ha conseguito tre lauree: la magistrale in Scienze Strategiche presso l’Università di Torino, la magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’università di Trieste e la magistrale in Scienze Militari presso l’università di Bucarest.

Carriera nell’Esercito

La carriera militare di Vannacci ha avuto inizio come ufficiale paracadutista, facendo parte dell’unica unità di Incursori dell’Esercito. E’ diventato poi comandante del Distaccamento Operativo Incursori, la Compagnia ed il Battaglione per questo reparto. E’ stato poi Ufficiale addetto alle Forze Speciali ed ha ricoperto l’incarico di “Chief Special Forces” presso il Corpo d’Armata di reazione Rapida della NATO.

Nel 2009 ha prestato servizio in Afghanistan come assistente militare del Capo di Stato Maggiore del Comando Nato, generale Marco Bertolini. Dal 2013 al 2014 è tornato nel Paese mediorientale come capo di Stato Maggiore delle Forze Speciali della Nato. Ha preso parte alle principali operazioni in Somalia, Rwanda, Yemen, Balcani, Costa d ‘Avorio, Iraq e Libia.

Dopo essere stato Comandante del 9° reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin”, nel 2018 è diventato Capo di Stato Maggiore della Divisione Vittorio Veneto, fino al 2020. Proprio in quell’anno, è diventato Addetto per la Difesa presso la Federazione Russa, ma poi è stato dichiarato come “persona non grata” dopo lo scoppio della guerra con l’Ucraina.

Nel 2019 è stato premiato dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS) con il premio per le Missioni di pace. 

Il 21 giugno 2023 ha assunto il comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, ruolo da cui è stato rimosso in seguito alle polemiche legate al suo libro “Il mondo al contrario”.

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