Il generale Francesco Paolo Figliuolo annuncia lo stanziamento dei primi fondi per la ricostruzione dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna lo scorso mese di maggio. Una prima tranche, promette, necessaria per far partire il più in fretta possibile i lavori.

Alluvione in Emilia Romagna, Figliuolo sui fondi per la ricostruzione: “Prioritaria la messa in sicurezza del territorio”

Dopo polemiche e ritardi, la ricostruzione dell’Emilia Romagna sembra poter finalmente partire.
Ad annunciare lo stanziamento dei primi fondi è il commissario per la ricostruzione post-alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che in un’intervista al Corriere della Sera, promette una “ripartenza veloce” e annuncia la disponibilità dei primi 876 milioni per gli interventi più urgenti, dedicati alla messa in sicurezza del territorio e al pagamento dei lavori già in corso.

Nel dettaglio, Figliuolo spiega come saranno ripartiti questi primi fondi nel corso del 2023, andando a riguardare interventi non solo in Emilia Romagna ma anche in Toscana e nelle Marche, regioni messe in ginocchio dai violenti temporali che hanno colpito il Centro Italia all’inizio dell’estate.

“Per gli interventi di somma urgenza – spese che i Comuni e altri enti attuatori hanno già sostenuto o stanno sostenendo per mettere in sicurezza il territorio – la richiesta complessiva per il 2023 è di 289 milioni di euro, che la struttura rimborserà già a partire dai prossimi giorni. Ulteriori 123 milioni sono per i lavori che termineranno nel 2024 e dei quali il commissario dispone già dei fondi. Per gli interventi di ricostruzione urgenti finalizzati alla messa in sicurezza del territorio parliamo invece di finanziamenti per circa 1 miliardo e 133 milioni euro, di cui 448 milioni da impegnare nel 2023 e 684 milioni nel 2024″.

Figliuolo e il rapporto con Bonaccini: “Quotidiano confronto costruttivo”

Come noto, il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, non aveva preso bene la nomina di Figliuolo a commissario per la ricostruzione. Non per mancanza di stima nei confronti del generale, ma perché convinto che dovesse essere una persona in contatto con il territorio a occuparsi di un tema così delicato e urgente.

Il commissario parla dei suo rapporti con il governatore, sottolineando come le polemiche politiche non abbiano influenzato la loro collaborazione.

“Come con i presidenti Giani e Acquaroli, c’è un rapporto istituzionale e professionale ben solido, che risale alla mia esperienza da commissario alla campagna vaccinale e al contrasto alla pandemia. C’è un quotidiano confronto costruttivo”.

Figliuolo risponde anche alle polemiche sui ritardi negli interventi, evidenziando la necessità di una pianificazione che sia accurata per interventi di una simile portata e urgenza. In questo senso, come già rimarcato in passato, per il commissario risulta prioritario il sostegno ai piccoli comuni per i lavori già svolti e finanziati, per i quali è necessario un risarcimento in tempi brevi.