Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, apre al possibile rientro della Russia nell’accordo sul grano durante il vertice dei Paesi Brics. Lo spiraglio arriva al vertice dei Paesi Brics in Sudafrica, di fronte al Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres.

Accordo sul grano, per Lavrov il rientro della Russia è possibile “se tutti gli obblighi fossero rispettati”

Dal vertice dei Paesi Brics (dalle iniziali delle nazioni che ne fanno parte: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) a Johannesburg, in Sudafrica, arriva l’apertura del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov al possibile rientro della Russia nell’accordo sul grano.

L’occasione è stata una domanda rivolta a Lavrov dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha chiesto al ministro degli Esteri se ci fossero margini per una possibile ripresa dell’iniziativa nel Mar Nero da parte del Cremlino. Da qui la risposta di Lavrov, analoga a quella espressa dallo stesso Vladimir Putin, anche lui intervenuto al vertice dei Brics.

Per la Russia, il rientro nell’accordo sul grano – dal quale era uscita a luglio – resta condizionato al rispetto degli obblighi e alla piena soddisfazione delle condizioni poste da Mosca. Una posizione che, se da un lato apre uno spiraglio alla possibile riapertura dell’accordo, dall’altro conferma il ‘pugno di ferro’ che la Russia intende continuare a mantenere sulla questione, consapevole del suo impatto negli equilibri geopolitici ed economici dell’Occidente.

In questo senso, potrebbe avere un ruolo di mediazione fondamentale l’incontro che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato recentemente tra lui e lo stesso Putin, che dovrebbe svolgersi in Turchia e avere come argomento principale proprio gli scenari futuri dell’accordo sul grano.