Stop al Reddito di cittadinanza, da domani 25 agosto 2023 arriveranno 32.850 sms dall’Inps a famiglie fruitrici, che certificheranno la fine del pagamento dell’indennità. Sarà la seconda tranche dei percettori del sostegno al reddito che hanno percepito già sette mensilità nel corso del 2023, come avvenne circa un mese fa ai 159mila nuclei che hanno ricevuto questo messaggio.
E non sarà l’ultimo mese nel quale arriveranno i messaggi Inps: infatti, chi ha beneficiato di uno stop in precedenza (anche per il rinnovo), vede scalare la fruizione delle sette mensilità. Pertanto, dopo l’ondata che parte domani, arriveranno altri periodi di stop al Reddito di cittadinanza per circa 40mila fruitori. A spiegare i numeri è il direttore centrale della comunicazione dell’Inps, Diego De Felice.
Stop Reddito di cittadinanza, da domani 25 agosto arrivano 32.850 sms Inps
Ancora un’ondata, a partire da domani 25 agosto 2023, di fruitori del Reddito di cittadinanza che perderanno l’indennità e riceveranno la comunicazione per sms sul cellulare. Nel messaggio c’è scritto che la “Domanda del Reddito di cittadinanza” viene “sospesa come previsto dall’articolo 13 del decreto legge 48 del 2023, convertito nella legge 85 del 2023. In attesa eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”.
In tutto da domani riceveranno questo messaggio 32.385 nuclei familiari. Fino a dicembre prossimo l’sms sarà ricevuto ancora da altri 40.000 percettori del Reddito di cittadinanza che, insieme ai 159.000 nuclei che già hanno ricevuto l’sms un mese fa circa, porta il conto a 240.000 famiglie che hanno perso o perderanno l’indennità.
Le persone “occupabili”, cioè tra 18 e 59 anni di età, non disabili e senza figli minori a carico, saranno avviate a un’indennità sostitutiva, il Supporto per la formazione e il lavoro. I percettori di questo trattamento assistenziale dovranno frequentare corsi di formazione, percorsi di accompagnamento al lavoro, partecipare a politiche attive per la qualificazione e la riqualificazione professionale al fine di trovare una nuova occupazione. Potrebbero anche ricevere una proposta di lavoro che dovranno accettare per non perdere l’assegno mensile di 350 euro.
Stop Reddito di cittadinanza, cosa fare se si riceve il messaggio Inps?
Il Reddito di cittadinanza avrà fine per tutti il 31 dicembre 2023. I tre quarti dei percettori riceveranno, dal 1° gennaio 2024, il nuovo Assegno di inclusione (Adi), la misura che consente alle famiglie “non occupabili” di percepire l’indennità mensile equiparabile al Reddito di cittadinanza. È necessario che in famiglia siano presenti soggetti over 60 anni, disabili o figli minori a carico. Anche per questo assegno è occorrente presentare domanda dal prossimo 1° gennaio.
Tuttavia, all’interno di questi nuclei che percepiranno l’Assegno di inclusione potrebbero figurare soggetti occupabili. Questi ultimi potranno presentare domanda per il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro e partecipare ai corsi di formazione allo scopo di rimettersi in gioco nel mercato del lavoro.
Come presentare domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro?
Nel frattempo, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato sul proprio portale i due decreti che interessano gli ex percettori del Reddito di cittadinanza, alle prese con la domanda del nuovo Supporto per la formazione e il lavoro. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, gli interessati dovranno essere presi in carica dai Centri per l’impiego nel caso in cui ciò non fosse avvenuto in precedenza.
La domanda del nuovo assegno dovrà essere presentata all’Inps a partire dal 1° settembre prossimo. In alternativa si possono consultare i patronati, mentre tramite i Centri di assistenza fiscale (Caf) si potranno inoltrare le istanze solo dal prossimo 1° gennaio.