La situazione dei ghiacciai alpini italiani si fa sempre più critica, con un futuro in cui fino all’80% di questi giganti di ghiaccio potrebbe scomparire entro il 2060: questo l’allarme lanciato da Greenpeace Italia e dal Comitato Glaciologico Italiano (CGI) al termine della prima tappa della loro spedizione congiunta sui ghiacciai, con particolare attenzione al ghiacciaio dei Forni, situato nel Parco Nazionale dello Stelvio.

Greenpeace: “Ghiacciai italiani allo stremo”

I dati raccolti durante la spedizione sono allarmanti. “Il ghiacciaio dei Forni sta perdendo il 50% in più di spessore per fusione rispetto al 2022“, dichiara Guglielmina Diolaiuti, glaciologa e professoressa di geografia all’Università degli Studi di Milano, componente del CGI. La situazione si è aggravata con l’ondata di calore eccezionale che ha colpito l’Italia, causando una perdita di 37 centimetri di spessore di ghiaccio in soli quattro giorni, ben al di sopra della media.

Le trasformazioni visibili a occhio nudo sono sorprendenti: dal 1850 il ghiacciaio dei Forni ha perso circa metà della sua superficie, ovvero 10 chilometri quadrati, e la fronte del ghiacciaio si è ritirata di 400 metri in meno di dieci anni.

La fusione accelerata dei ghiacciai non solo comporta la perdita di queste imponenti risorse naturali, ma pone anche gravi minacce in termini di siccità.Il ritiro dei ghiacciai aggrava anche il rischio di siccità durante l’estate“, spiega Diolaiuti, poiché la fusione della neve e dei ghiacci durante l’inverno fornisce una riserva vitale d’acqua per gli ecosistemi e le attività umane, tra cui l’agricoltura.

Il legame tra il ritiro dei ghiacciai e il cambiamento climatico è innegabile. Claudio Smiraglia, glaciologo e membro del network di esperti sul clima promosso da Greenpeace Italia, sottolinea:

Le attività antropiche, in primis le emissioni derivanti dalla combustione dei combustibili fossili, abbiano determinato un aumento di gas climalteranti che sono i principali responsabili del riscaldamento atmosferico attuale.

La spedizione congiunta di Greenpeace Italia e del CGI continua con la seconda tappa programmata al ghiacciaio del Miage, in Valle d’Aosta, un altro importante testimone delle sfide climatiche che affrontiamo. L’obiettivo è chiaro: sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze tangibili dei cambiamenti climatici e accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra